Lodi, uccide la moglie disabile. Il marito, 89enne, prova a togliersi la vita: arrestato per omicidio volontario


Alla fine è stato arrestato per omicidio volontario Sanzio Negri, l’uomo 89enne che ieri ha ucciso, soffocandola, sua moglie, Luisa Trabucchi, ottantenne e disabile, nella loro abitazione di Castiraga Vidardo, nel Lodigiano. Negri rimane, comunque, al policlinico San Matteo di Pavia dove è stato ricoverato dopo aver tentato ieri di togliersi la vita. Sul cadavere della donna la Procura di Lodi ha disposto l’autopsia, prevista per martedì o mercoledì prossimi all’Istituto di Medicina legale di Pavia.
Negri e la richiesta al comune per la moglie malata
Il paese è sgomento per l’accaduto. Secondo quanto riporta Repubblica una ventina di giorni fa l’89enne si era rivolto al municipio del suo paese, Castiraga Vidardo, in provincia di Lodi, dalla sindaca Emma Perfetti. «Aveva chiesto addirittura di parlare col nostro tecnico comunale per portare delle migliorie alla casa, di modo che potessero agevolare il movimento in carrozzina della moglie. E aveva manifestato il suo dispiacere nel vederla così soffrire – racconta la sindaca -. Era un giovedì, e il tecnico era in ferie. Gli avevo risposto di tornare il lunedì quando sarebbe rientrato. O se non voleva il lunedì, il martedì. Siamo una piccola realtà e c’è la disponibilità immediata, non si prendono appuntamenti. Ma non si è più presentato». Il pensionato è accusato di omicidio volontario. «Siamo tutti veramente molto scossi – riflette la sindaca su Repubblica -. Quello che è successo è terribile, non ci sono parole. Qualcuno parla di “femminicidio”, ma direi piuttosto che si è trattato di “una tragedia della disperazione”. Quello che ho visto era un uomo molto preoccupato per la moglie, che era malata da anni. Ciò che emerge è sicuramente una grande solitudine, una grande disperazione. Diventare anziani ed essere soli è terribile. E’ il dramma della nostra società e il pensiero di tutti in paese è proprio questo. Ciò naturalmente non toglie la gravità dell’accaduto, ma siamo tutti costernati, non giudichiamo nessuno».