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Promosso con 9, i genitori fanno ricorso per il 10 ma il Tar dà ragione ai prof. Il giurista Saraceni: «I vostri figli non sono tutti geni incompresi»

30 Luglio 2025 - 17:18 Ygnazia Cigna
scuola bullismo
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Per la famiglia si meritava il massimo all'esame di terza media, ma per il tribunale amministrativo non ci sono stati vizi evidenti da parte dei docenti

Dopo aver conquistato voto 9 all’esame di terza media, i suoi genitori hanno fatto ricorso al Tar per ottenere il massimo, 10. È quanto successo a un ragazzo di Canicattì, in Sicilia, dove i professori avevano giudicato le prove dei suoi esami «non del tutto prive di errori» e pari a una valutazione di 8 che, a fronte della media finale, ha portato a un 9 finale. Un giudizio maldigerito e contestato dalla famiglia, secondo cui la scuola doveva riconoscere «un più corretto 10». Da qui, la decisione di fare ricorso al Tribunale amministrativo e chiedere l’annullamento delle prove e la ridefinizione della valutazione.

La decisione dei giudici

I giudici del Tar hanno dato ragione alla scuola, sottolineando che la commissione di professori aveva attribuito i voti in modo coerente con la prestazione del ragazzo e che, effettivamente, «non tutti i compiti erano privi di errori». E, hanno ricordato i giudici, la valutazione scolastica non può essere modificata in via amministrativa salvo nei casi in cui vi siano vizi evidenti o violazioni dei diritti dello studente. Non era questo il caso, secondo i giudici, che hanno ritenuto infondato il ricorso della famiglia e lo hanno respinto. I genitori, inoltre, sono stati condannati al pagamento delle spese legali per un totale di mille euro.

Il giurista Saraceni: «Lasciate in pace i ragazzi»

A far emergere il caso è stato il prof. Guido Saraceni, noto scrittore ed esperto giurista. «La Giustizia non è un gioco, bisognerebbe pensarci due volte prima di ingolfarne ulteriormente gli ingranaggi, impegnando risorse pubbliche a danno di tutti, per questioni di scarsa o nessuna rilevanza», commenta su Facebook. «Spero vivamente che quei genitori abbiano fatto tutto da soli, sarebbe avvilente se avessero trovato assistenza e conforto in uno studio legale che, al posto di sconsigliarli, ha accettato. Ma soprattutto va ricordato che i vostri figli non sono tutti geni incompresi, Rock Star, Fashion Blogger o calciatori di Serie A. Sono esseri umani, fisiologicamente immaturi, che stanno attraversando una fase parecchio delicata della propria esistenza», prosegue. «Lasciateli crescere “in santa pace”. Riconoscete loro il diritto di annoiarsi, di sbagliare e, soprattutto, di perdere. Non vorrete mica che diventino come voi?».


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