Milano, sei arresti per l’inchiesta urbanistica: ai domiciliari Catella e l’ex assessore Tancredi. Sala: «Continuerò a lavorare per Milano»


Giancarlo Tancredi, ex assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, e Manfredi Catella, immobiliarista e ceo di Coima, finiscono agli arresti domiciliari. Lo ha disposto il gip Mattia Fiorentini, accogliendo la richiesta dei pm nell’ambito della maxi indagine sull’urbanistica nel capoluogo lombardo. I provvedimenti sono stati eseguiti dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf. Da quanto si apprende, il giudice ha riconosciuto in gran parte l’impianto accusatorio ipotizzato dalla procura. Non è stata riconosciuta dal gip, invece, l’accusa di induzione indebita, che i pm di Milano avevano contestato al sindaco Giuseppe Sala – insieme a un falso – e all’architetto Stefano Boeri per la vicenda del Pirellino.
Gli altri arresti disposti dal gip
Oltre a Tancredi e Catella, il gip Mattia Fiorentini ha disposto altri quattro arresti. Andrea Bezziccheri, il patron di Bluestone, è finito in carcere. Sono invece stati posti ai domiciliari Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione per il paesaggio sciolta lo scorso aprile, Alessandro Scandurra, architetto e componente della stessa Commissione, e Federico Pella, ex manager della società di ingegneria J+S. Nel motivare i domiciliari per Tancredi, il giudice riconosce che l’ex assessore non ha «agito per interessi personali» ma avverte, allo stesso tempo, che «può continuare ad avvantaggiare persone di suo gradimento», in cambio «della loro fedeltà ‘alla linea’ e della disponibilità a intervenire sui progetti di interesse dell’amministrazione per cui lavora tuttora (nonostante l’aspettativa)», sfruttando «le conoscenze acquisite in tanti anni trascorsi ad occuparsi dell’urbanistica milanese».
Il «sistema consolidato» di corruzione
Nell’ordinanza che dispone i sei arresti, il gip Mattia Fiorentini parla di un «consolidato sistema di corruttela e commistione tra interessi pubblici e privati», finalizzato alla «spartizione del territorio edificabile». Secondo il giudice per le indagini preliminari, corrompendo il presidente della Commissione paesaggio Marinoni, il vicepresidente Oggioni e altri componenti, «importanti costruttori privati potevano ottenere informazioni, anticipazioni e un occhio di riguardo per le pratiche di interesse». Nell’ordinanza del gip si certifica poi «la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza» di alcune condotte contestate dalla procura, così come del «pericolo di reiterazione di reati».
Sala: «Spero che Tancredi chiarisca la sua posizione»
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, uscito per il momento indenne, commenta con una nota la conferma degli arresti domiciliari per l’ex assessore Giancarlo Tancredi: «Prendo atto dei nuovi provvedimenti emessi oggi dalla magistratura», ribadendo la sua volontà di non dimettersi: «Io continuerò a lavorare per Milano, con passione e dedizione. Rimane forte la mia attenzione per la fase delicata che sta attraversando Milano e spero che l’ex assessore Tancredi possa chiarire al più presto la sua posizione, nel massimo rispetto delle prerogative della magistratura». Conclude infine con una valutazione su quanto deciso dal Gip: «Il Giudice delle Indagini Preliminari non ha ritenuto sussistente l’ipotesi di induzione indebita che parrebbe essermi stata rivolta dalla Procura di Milano – conclude – Ciò del resto, corrisponde alla mia più ferma convinzione di non avere mai posto in essere alcuna azione che abbia avuto finalità personali»
Foto copertina: ANSA/Alanews | I sei interrogati dal gip di Milano in un filone dell’inchiesta urbanistica. Sopra da sinistra: Giancarlo Tancredi, Giuseppe Marinoni, Manfredi Catella. Sotto da sinistra: Alessandro Scandurra, Federico Pella, Andrea Bezziccheri