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La 20enne trovata morta in piscina a una festa privata, il giallo di Simona Cinà a Palermo: gli strani segni sul petto e il test del Dna sull’amico

02 Agosto 2025 - 13:58 Giovanni Ruggiero
Simona Cinà
Simona Cinà
L'ex pallavolista sarebbe finita in acqua e non sarebbe stata più in grado di uscire dalla piscina durante la festa privata. Cosa è emerso dal primo esame del medico legale

Simona Cinà, pallavolista di 21 anni, è stata trovata morta nella piscina di una villa a Bagheria, in provincia di Palermo. Il decesso è avvenuto nella notte durante una festa privata in via Sant’Isidoro. L’allarme è stato dato intorno alle 4.30 quando alcuni partecipanti alla festa hanno scoperto il corpo della giovane sul fondo della vasca, profonda quasi due metri. Circa ottanta persone erano presenti all’evento, organizzato per festeggiare la laurea di un altro pallavolista palermitano. Cinà aveva raggiunto la villa insieme ad alcuni amici di Capaci. I sanitari del 118 hanno tentato le manovre di rianimazione senza successo. Alcuni partecipanti avevano già estratto il corpo dalla piscina e trasportato la ragazza in giardino per i primi soccorsi.

I segni sul corpo di Simona Cinà: attesa l’autopsia

I carabinieri di Bagheria hanno avviato le indagini coordinate dalla Procura di Palermo. La villa è stata posta sotto sequestro e sarà disposta l’autopsia sul corpo della vittima. Il medico legale ha già rilevato alcuni segni sul petto della giovane e un rossore anomalo di cui si sta accertando la natura. Un aspetto che ha attirato l’attenzione degli inquirenti è la posizione supina in cui è stato trovato il corpo sul fondo della vasca. Gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze di tutti i partecipanti alla festa per ricostruire gli eventi della serata.

Il sangue e l’esame del Dna sull’amico

Uno dei ragazzi che hanno partecipato alla festa in piscina organizzata da due neo-laureati, durante la quale è morta la ventenne Simona Cinà, è stato portato in caserma per il prelievo del dna. Nella villa in cui si è svolto il party sono state trovate tracce di sangue, ma il giovane ha raccontato di aver dato un calcio per lo choc dopo aver saputo della tragedia e di essersi ferito. Sul sangue, tuttavia, gli investigatori, che indagano sul caso faranno accertamenti.

Chi era Simona Cinà

Simona Cinà era studentessa di scienze motorie all’Università di Palermo e avrebbe dovuto partire a settembre per un programma Erasmus. Atleta polivalente, aveva militato nella squadra di pallavolo Capacense prima di dedicarsi al beach volley, disciplina in cui aveva raggiunto il 257° posto nella classifica mondiale. Praticava anche il surf a livello avanzato. La giovane viveva a Capaci con la famiglia, composta dai genitori, una sorella gemella e un fratello.

Le reazioni dal mondo del volley

Paolo Di Maggio, presidente dell’Acds Capacense Volley, ha commentato la tragedia: «Simona Cinà era una ragazza solare, amava la pallavolo. Ha giocato nella nostra società fino allo scorso anno. Per lei la pallavolo era tutto. Ha insegnato anche a tanti bambini. Siamo distrutti per la notizia». Il dirigente ha aggiunto: «Si è fermata lo scorso anno perché doveva fare un anno di Erasmus in Spagna andando anche a trovare il fratello. La ricordiamo con tanto affetto. Era una giovane assennata che amava lo sport e si impegnava molto. Partecipava anche a diversi tornei di beach volley in estate. Una grande perdita».