Quasi metà dei docenti di sostegno precari resterà il prossimo anno: il risultato del test di Valditara di farli scegliere alle famiglie (e non alle graduatorie)


Quasi il «50% degli insegnanti di sostegno precari» sarà confermato per il prossimo anno scolastico, un risultato direttamente legato alla nuova normativa che permette alle famiglie degli alunni con disabilità di chiedere la conferma dello stesso docente. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Meeting di Rimini, anticipando i dati che saranno comunicati ufficialmente nei prossimi giorni: «Grazie a questa possibilità, laddove si sia instaurato un buon rapporto educativo e umano, quasi la metà degli insegnanti precari potrà continuare a seguire i propri studenti, garantendo una continuità didattica che la scuola non ha mai avuto prima». Poi, lanciando una frecciata ai sindacati, ha aggiunto: «Questo è un grande, grande passo avanti. Non a caso ostacolato da chi non crede nella personalizzazione: ricorsi su ricorsi per fortuna bocciati dalla giustizia amministrativa».
Lo scontro a colpi di Tar tra sindacati e ministero
Il riferimento del ministro Valditara ai «ricorsi su ricorsi bocciati» dal Tar riguarda lo scontro con i sindacati della scuola, che nei mesi scorsi avevano impugnato il decreto contestando la possibilità per le famiglie di confermare il docente di sostegno. Secondo le organizzazioni sindacali, la norma rischia di compromettere il principio del merito, favorendo la conferma dei docenti scelti dalle famiglie a discapito di chi occupa posizioni utili nelle graduatorie. Il Tar del Lazio, però, ha poi respinto il ricorso di Anief, Flc Cgil e Gilda a maggio, sottolineando che non vi è al momento alcun danno concreto e immediato per i docenti non confermati e che, anzi, una parte della categoria ha interesse a mantenere le disposizioni del decreto. In sostanza, eventuali contestazioni potranno essere valutate solo al termine della procedura di assegnazione degli incarichi, quando sarà possibile verificare eventuali effetti negativi sul reclutamento.
Cosa è cambiato per i docenti di sostegno
Per i docenti di sostegno, l’anno scolastico 2025/2026 segna una svolta, con la nuova misura varata da Valditara. Per la prima volta, infatti, le famiglie degli alunni con disabilità hanno potuto chiedere che lo stesso insegnante continuasse a seguire il proprio figlio. La conferma, però, doveva essere valutata e approvata dal dirigente scolastico. Le famiglie hanno potuto presentare la richiesta entro il 31 maggio 2025, il dirigente insieme al Gruppo di Lavoro Operativo ha deciso se confermare l’insegnante nell’interesse dell’alunno, e gli esiti sono stati comunicati entro il 15 giugno. Se la conferma è stata approvata, il docente può restare con precedenza assoluta. Questa nomina verrà ufficializzata dall’Ufficio scolastico entro il 31 agosto. La misura riguarda sia i docenti specializzati sia quelli senza titolo ma con esperienza nell’anno precedente tramite le graduatorie provinciali per le supplenze. L’obiettivo sperato è garantire continuità educativa agli studenti con disabilità e trasformare il 2025/2026 in un vero e proprio test per valutare se e come rendere più stabile questa misura.