La Disney pagherà 10 milioni di dollari di multa per aver consentito la raccolta dati di bambini su YouTube


La Disney ha accettato di pagare una sanzione civile di 10 milioni di dollari per aver consentito la raccolta di dati di bambini tramite video pubblicati su YouTube. La Federal Trade Commission, agenzia governativa statunitense che opera in difesa dei consumatori, ha affermato che la Disney non ha contrassegnato i video sulla piattaforma con l’adesivo «Destinato ai bambini», un avviso per proteggere i bambini dalla raccolta e dall’utilizzo dei loro dati per pubblicità mirate. La Disney sarà dunque costretta a modificare le sue attività su YouTube per conformarsi al Children’s Online Privacy Protection Act, una legge federale che richiede il consenso dei genitori per la raccolta dei dati degli utenti di età inferiore ai 13 anni. Eppure YouTube aveva notificato alla Disney già nel giugno del 2020 l’irregolarità, anche sostanziosa, considerato che sono circa 300 i video fuorilegge, tra questi titoli relativi a cult della nota casa di produzione come Gli Incredibili, Coco, Toy Story, Rapunzel e Frozen, tutti non segnati come contenuti dedicati ai minori. Nella denuncia si legge: «L’incapacità della Disney di classificare correttamente i video rivolti ai bambini comporta che YouTube raccolga informazioni personali e inserisca pubblicità mirate sui video rivolti ai bambini per conto della Disney», nonché l’attivazione di funzionalità come i commenti e la riproduzione automatica dei video correlati.
La risposta della Disney
«Supportare il benessere e la sicurezza dei bambini e delle famiglie è al centro della nostra attività – ha dichiarato la Disney – Questo accordo non riguarda le piattaforme digitali di proprietà e gestite da Disney, ma si limita alla distribuzione di alcuni dei nostri contenuti sulla piattaforma YouTube. Disney ha una lunga tradizione nell’adottare i più elevati standard di conformità alle leggi sulla privacy dei minori e continuiamo a impegnarci a investire negli strumenti necessari per continuare a essere leader in questo settore». In realtà questo provvedimento arriva qualche anno dopo una salatissima multa pagata da YouTube, ben 170 milioni di dollari, nel 2019 per lo stesso problema. Da quel momento YouTube sta passando in rassegna tutti i video, anche quelli pubblicati da altre grosse piattaforme, come la Disney appunto, chiedendo che sia chiaramente specificato se un determinato contenuto è destinato ad un pubblico di bambini.