Ultime notizie Donald TrumpElezioni RegionaliGazaUcrainaUS Open
ESTERIGiovaniIncendiNepalVideo

Nepal in fiamme, migliaia di giovani contro la classe politica: incendiati edifici governativi. Almeno 22 morti e 400 feriti – Il video

09 Settembre 2025 - 18:52 Marianna Satta
Presi d'assalto anche le abitazioni private di diversi esponenti, incluso il primo ministro oggi dimissionario. A scatenare la rabbia il blocco di piattaforme social e messaggistica

Continuano le proteste in Nepal, guidate dalla Gen Z, iniziate l’8 settembre 2025, dopo il blocco posto su decine di piattaforme social e app di messaggistica dal governo una settimana fa. I manifestanti hanno preso d’assalto il principale edificio amministrativo del governo, che comprende l’ufficio del Primo Ministro. Le sedi del Partito Comunista del Nepal (del Primo Ministro Oli) e del Nepali Congress sono state date alle fiamme. Nelle azioni di repressione da parte della polizia si contano almeno 22 morti e oltre 400 feriti a Kathmandu, dove è in corso il coprifuoco, e Itahari.

Le dimissioni del primo ministro Khadga Prasad Sharma Oli

La ragione principale delle manifestazioni è stata la frustrazione diffusa tra i giovani per la corruzione e il nepotismo percepiti come dilaganti nell’élite politica nepalese. La goccia che ha fatto traboccare il vaso il blocco dei social e delle app di messaggistica. Martedì il primo ministro Khadga Prasad Sharma Oli si è dimesso, spiegando che la sua decisione vuole aprire la strada a una soluzione costituzionale dell’attuale crisi, con le dimissioni del presidente Ram Chandra Paudel. 

A fuoco le case del primo ministro e dei suoi predecessori

I manifestanti hanno tentato di prendere d’assalto l’edificio del parlamento, sfondando le barricate e appiccando il fuoco al cancello, l’incendio ha poi attaccato altri locali.

In seguito sono stati segnalati incendi alle case di alcuni politici a Kathmandu, inclusa quella del Primo Ministro K.P. Sharma Oli. Anche le case di due ex primi ministri, Pushpa Kamal Dahal e Sher Bahadur Deuba, sono state danneggiate, così come quella dell’ex ministro degli interni Ramesh Lekhak.

leggi anche