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Femminicidio di Cinzia Pinna a Palau, due donne e un uomo hanno aiutato Emanuele Ragnedda

30 Settembre 2025 - 07:45 Alba Romano
cinzia pinna emanuele ragnedda confessione sparo
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Si cercano i complici dell'imprenditore del vino. Trovati nei dintorni alcuni oggetti insanguinati

Emanuele Ragnedda è stato aiutato a far sparire le tracce dell’omicidio di Cinzia Pinna. Da una donna. E l’imprenditore del vino avrebbe altri due complici, un uomo e una donna. Che hanno fatto sparire il suo telefono cellulare e lo zainetto. Anche se lui insiste: «Ho fatto tutto da solo». Intanto dalla Tac emerge che ha sparato alla 33enne in piena faccia. Il proiettile è penetrato tra l’occhio sinistro e il naso. E dopo il primo colpo ha scaricato la pistola su di lei. L’autopsia vera e propria verrà effettuata nei prossimi giorni.

Le schegge sulla parete

Ragnedda ha indicato una parete della casa dell’azienda di Concaentosa che porta i segni delle schegge della Glock semiautomatica che ha utilizzato. L’arma è regolarmente registrata, ma l’imprenditore ne aveva due e la seconda non si trova. Secondo l’ultima ricostruzione fornita dal reo confesso quando Ragnedda l’ha incontrata per strada, la 33enne stava già male. Barcollava, urlava. Lui l’ha fatta salire in auto, offrendole cocaina. «Abbiamo litigato, mi ha aggredito con un coltello e mi ha ferito alla bocca e a un braccio», ha poi sostenuto. Luca Franciosi, 26 anni, resta indagato. Mentre l’imprenditore non vuole dire chi lo ha aiutato a ripulire il sangue. Tranne l’ombra di una grande macchia sul divano.

Il negozio di Arzachena

Ragnedda ha anche tentato di acquistare un nuovo divano. Con lui c’era una donna. Con la quale ha cenato sul litorale di Olbia pochi giorni dopo il delitto. Poi c’è la commessa di un bar con la quale è stato visto uscire spesso negli ultimi tempi; e un’amica con qualche anno in più, che da tempo lo frequentava. Lui sui social invitava spesso donne a casa: «Vieni a godere il mio vino…». Ieri sera, in un anfratto vicino a Costa Serena, appena oltre Palau e Porto Rafael, sono stati trovati un cuscino con un foro, tende e un tappeto da bagno e altri oggetti, tutti intrisi di sangue.

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