I furti degli steward di Ryanair, dal contrabbando di sigarette ai contanti: «Mi sono fatto piscina e pannelli solari»


Un meccanismo ben oliato di furti e raggiri ai passaggeri che gli aveva fruttato «piscine, pannelli solari, pavimenti, giardini, auto». È quanto emerge dalle intercettazioni tra i due assistenti di volo di Malta Air, controllata da Ryanair, Marco Crinti, 39 anni, e Orazio Monteleone. Al centro dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Bergamo c’è soprattutto il contrabbando di sigarette sottratte dagli aerei Ryanair e rivendute sul territorio, ma le conversazioni intercettate parlano anche di alcolici, profumi e persino denaro in contante. Secondo gli investigatori, i due avrebbero messo in piedi una prassi quotidiana, «un sistema strutturato e collaudato», scrive il gip Riccardo Moreschi. In uno dei passaggi si ascolta anche Crinti affermare di aver richiesto due prestiti alla banca per cammuffare le entrate illecite.
Il contrabbando di sigarette
L’inchiesta è partita quasi per caso, da un controllo in un bar di Bergamo nel luglio 2024: lì vennero trovati 30 chili di sigarette di contrabbando e 45 grammi di cocaina. Analizzando il cellulare del titolare, gli inquirenti arrivano a Monteleone, e da lui a Criniti, che lo chiama spesso «boss». Le intercettazioni rivelano i conti precisi dei guadagni: circa 500 euro al mese dalle vendite, con clienti disposti a spendere anche 600 euro a volta.
Quando i finanzieri hanno perquisito le loro abitazioni, a maggio 2025, hanno trovato 20 chili di sigarette a casa di Criniti e poco meno di 10 a casa di Monteleone. Troppo pochi, singolarmente, per configurare il reato di contrabbando per cui la soglia è 15 chili, ma il totale ricostruito dalle intercettazioni parla di oltre 50 chili a testa: per l’accusa, più che sufficiente a dimostrare il giro illecito. La Procura aveva chiesto i domiciliari per entrambi, ma il gip ha disposto la misura cautelare solo per Criniti, con obbligo di dimora.
Le donazioni in contanti
Il giro d’affari più cospicuo era sicuramente quello delle sigarette, ma le intercettazioni dimostrano anche altri stratagemmi. Criniti si vantava di aver piazzato in volo biglietti del Gratta e Vinci spacciati come «pacchetti unici» da 16 tagliandi a 10 euro l’uno: «Tanto, se sono italiani, nel 99,9% non stanno lì a guardare», diceva. In un’altra occasione, raccontava di aver convinto i passeggeri di un volo da Tenerife che fosse possibile pagare in contanti il contributo a una onlus, intascandosi invece le somme. «Tanti soldi li ho fatti così», spiegava. L’attitudine al furto arrivava sino ai trolley venduti in nero e a profumi. Criniti, davanti al gip, ha ammesso «gravi errori» e ha detto di essere preoccupato per la famiglia e per il posto di lavoro, si legge sul Corriere della Sera.