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Ha vinto il Nobel per la Medicina ma non lo sa. Il caso di Fred Ramsdell irreperibile perché è in vacanza disconnesso da tutto

07 Ottobre 2025 - 15:37 Ygnazia Cigna
ramsdell medicina
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Mentre il mondo celebra il suo contributo fondamentale all’immunologia, lo scienziato ignora ancora di aver ricevuto il titolo più importante per la scienza

C’è uno scienziato che, in questo momento, cammina tra le montagne e le foreste dell’Idaho, ignaro che il suo nome è appena stato iscritto nella storia della scienza. Si chiama Fred Ramsdell, ha 64 anni, ed è uno dei tre vincitori del Premio Nobel per la Medicina 2025, insieme a Mary Brunkow e Shimon Sakaguchi. Ma se questi ultimi sanno del premio che hanno ricevuto, Ramsdell no. Lo scienziato, infatti, è in vacanza, «off the grid», come si dice quando si sceglie di sparire dal mondo digitale. Nessun telefono, nessuna connessione, nessun modo per ricevere quella telefonata che ogni anno cambia la vita di tre persone. Neanche i suoi amici, oltre al comitato del Premio Nobel, sono riusciti a mettersi in contatto con lui.

La vacanza off the grid

Le vacanze off the grid, ovvero fuori rete, sono vacanze in cui ci si disconnette dalla rete elettrica, idrica e talvolta anche digitale, scegliendo di soggiornare in alloggi autonomi e sostenibili. Si tratta di un’esperienza di viaggio che punta a riconnettersi con la natura, l’ambiente e il benessere interiore, sfruttando principalmente fonti di energia rinnovabile per le necessità. «Ho cercato di contattarlo personalmente. Credo che stia facendo un giro con lo zaino in spalla nell’entroterra dell’Idaho», ha dichiarato Jeffrey Bluestone, amico di Ramsdell, all’Afp.

Perché hanno vinto il Nobel per la Medicina

I tre scienziati hanno ricevuto il premio per aver chiarito come il sistema immunitario riesce a difenderci da virus e batteri senza distruggere sé stesso. Le loro ricerche hanno spiegato in che modo l’organismo mantiene l’equilibrio tra difesa e autodistruzione, permettendoci di combattere le infezioni ma evitando le malattie autoimmuni. Tutti e tre hanno contribuito a decifrare il meccanismo della tolleranza immunitaria periferica, un sistema di controllo che regola le cellule del sistema immunitario grazie alle cosiddette cellule T regolatrici, ovvero cellule che agiscono come una sorta di servizio d’ordine interno, frenando le risposte eccessive. Fu Shimon Sakaguchi a intuirne l’esistenza già nel 1995, mentre Fred Ramsdell e Mary Brunkow nel 2001 identificarono il gene FOXP3, cruciale per il corretto funzionamento di queste cellule. Senza di esso, il sistema immunitario può ribellarsi contro il corpo stesso.

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