Stupro di Palermo, giallo su un audio della vittima: «Ero consenziente». Pronta la riapertura del caso, la ex legale: «Non mi fido più di cosa mi ha detto»


Uno dei casi di cronaca che più hanno scosso l’Italia negli ultimi anni, quello dello stupro di Palermo avvenuto tra il 6 e il 7 luglio 2023, potrebbe essere da rifare da zero. Tra le mani degli avvocati dei sette giovani imputati – di cui sei già con una condanna passata in giudicato con pene tra i 4 e i 9 anni – sarebbe infatti arrivata una «prova determinante per riscrivere l’intera storia». Si tratterebbe di un’audio in cui Asia Vitale, la vittima allora 19enne, confesserebbe di essere stata consenziente.
Il fuorionda nel podcast
Parte tutto da un podcast, lo “Sperone Podcast”, a cui nelle scorse settimane la giovane ragazza ha partecipato. Asia Vitale è al telefono, e in un fuorionda parlerebbe con il conduttore Gioacchino Gargano proprio dell’episodio di due anni fa. In questo frangente, secondo quanto filtra dai difensori degli imputati, la giovane avrebbe confidato che il rapporto da lei denunciato come violenza di gruppo sarebbe in realtà stato consensuale. L’audio è ora nelle mani di un perito, che ne certificherà l’autenticità e soprattutto l’assenza di tagli e manipolazioni.
I fatti del luglio 2023 e la difesa di Vitale: «Ai giudici ho detto la verità»
Raggiunta da Repubblica, Vitale ha fortemente negato di aver sostenuto la consensuali del rapporto: «La verità è quella che ho affida ai giudici. Del fuorionda non so nulla, quando emergerà ne parlerò con i miei legali». Secondo le carte che avevano portato alle sette condanne, dai video girati da alcuni dei giovani lì presenti emergeva un «esplicito dissenso» della ragazza. Gli imputati l’avevano presa e portata in un cantiere abbandonato del Foro italico, a Palermo, per poi violentarla in cinque contemporaneamente. Per quel fatto, dopo una lunga trafila giudiziaria, sono stati condannati Elio Arnao, Gabriele Di Trapani Angelo Flores e Christian Maronia a 7 anni. Cristian Barone ha ricevuto una pena di 6 anni e 4 mesi mentre l’unico minorenne all’epoca dei fatti, Riccardo Parrinello, è stato invece condannato a 8 anni e 8 mesi perché avrebbe istigato gli amici a stuprare la vittima e l’avrebbe picchiata.
Le minacce all’ex e l’addio della legale: «È violenta, non mi fido di cosa mi ha raccontato»
Il caso dello stupro di Palermo ha continuato a far discutere anche dopo la chiusura dei processi (l’unico che rimane vivo è il ricorso di Samuele La Grassa, condannato a 4 anni perché non partecipe materiale della violenza). Al centro dell’attenzione mediatica è finita proprio Asia Vitale, bersaglio di forti critiche dopo l’apertura di un canale hard sulla piattaforma di Onlyfans. Nelle ultime ore la 19enne è stata denunciata dai carabinieri di Muggiò, in provincia di Monza, perché avrebbe minacciato con una lama di 34 centimetri l’ex fidanzato. Poco dopo, la sua storica legale Carla Garofalo, parte civile per Vitale nei processi in cui è vittima, ha rinunciato al mandato definendo la sua assistita «violenta». Secondo l’avvocata, inoltre, le dichiarazioni pubbliche di Asia Vitale «inducono a riconsiderare la sua personalità e la narrazione stessa di quanto le è accaduto rispetto a quella fatta a me quando ha richiesto il mio patrocinio professionale».