D’Alema e la foto con Putin a Pechino: «C’era l’80% dell’umanità, isolarli è da cogl**ni». E su Gaza: «Senza Palestina si rischia un conflitto continuo»


Durante la Festa del Foglio, Massimo D’Alema ha commentato la foto scattata alla parata militare di Pechino, in cui appariva anche lui nelle scorse settimane, scatenando polemiche tra alcuni esponenti politici. «La maggioranza delle persone in quella foto provengono da paesi democratici», ha affermato l’ex presidente del Consiglio. «Facendo i conti, di quante persone sono rappresentate lì, si tratta dell’80% del genere umano. Se pensiamo di isolarli, siamo coglioni. Non trovo altra definizione». La presenza di D’Alema a Pechino aveva suscitato la dura reazione del leader di Azione, Carlo Calenda, che l’aveva definita «una vera schifezza», equiparandola a comportamenti «di livello Salvini». La polemica era nata dopo la diffusione di un video in cui D’Alema veniva intervistato da una Tv cinese durante l’evento in piazza Tienanmen, alla presenza del presidente cinese Xi Jinping e del presidente russo Vladimir Putin.
D’Alema su Gaza
D’Alema ha anche affrontato il tema del conflitto in Medio Oriente. «È positivo che sia cessato il massacro della popolazione civile di Gaza e questo apre una speranza», ha detto, sottolineando come le parole del capo dello Stato siano state «un misto di speranza e preoccupazione». Tuttavia, ha avvertito che «l’odio che si è sedimentato è talmente profondo che se questa tregua non si accompagna a una prospettiva politica che dia speranza ai palestinesi, ci troveremo davanti a una delle tante tregue di questa guerra infinita». Secondo l’ex presidente del Consiglio, il governo italiano dovrebbe accettare la possibilità di uno stato palestinese, altrimenti «ci sarà uno stato di conflitto continuo». «Se lo stato di oppressione e occupazione militare finisce e progressivamente si avvia un processo di effettiva pacificazione degli animi, ci mettiamo in una strada giusta», ha aggiunto D’Alema.
Critiche al governo e al centrosinistra
D’Alema non ha risparmiato osservazioni sul governo attuale: «È vero che Meloni non perde, ma Meloni è immobilismo assoluto: ha a volte intemperanze verbali, ma nell’azione non fa nulla». Secondo D’Alema, rispetto a oggi, il governo guidato da Rumor era «sconvolgente», ma comunque attivo: «È un governo che non si riesce a far malvolere perché non fa nulla. Noi, nel bene e nel male, abbiamo governato l’Italia». Riguardo al centrosinistra, D’Alema ha invitato a «discutere un po’ di più e fare tesoro delle esperienze».