La 500 d’epoca trasformata in elettrica che gira nel centro di Milano, il proprietario: «Mi fermano al semaforo per una foto» – il video
C’è una macchina che percorre le vie del centro di Milano quasi ogni giorno e cattura lo sguardo — a volte curioso, altre volte sorpreso — dei passanti. Non è una decappottabile di lusso, ma una Fiat 500 d’epoca, realizzata nel 1968, che al posto di un vecchio motore a combustione si muove con un pacco di batterie da 10 kilowatt. Dietro il volante c’è Filippo Bianchi, che vive a Milano e la usa insieme alla moglie per muoversi rapidamente fino a due passi dal Duomo. «Con l’Area C (la ztl del centro di Milano – ndr) era diventato impossibile utilizzare la nostra auto nelle ore centrali della giornata, perciò abbiamo deciso di trasformarla in elettrica».
La spedizione dalla Sicilia e i ritardi per il Covid
Nel 2019, pochi mesi prima che la pandemia da Covid chiudesse tutti gli italiani in casa, Filippo ha trovato un’officina di Messina, in Sicilia, che produce kit per rigenerare le vecchie 500 in auto elettriche. «I lavori sono durati più del previsto per via del Covid, ma quando sono finiti ci hanno spedito la macchina su a Milano», ci racconta mentre la sua 500 turchese si ricarica a una colonnina a due passi dal Duomo.
«È la cosa più semplice e lineare del mondo», spiega Filippo. «Dalla trasmissione alle ruote, la macchina è esattamente come era prima. Cambio, trasmissione e ruote restano restano gli stessi, mentre il motore e il serbatoio sono stati asportati. Nel bagagliaio, c’è un motorino elettrico che si innesta direttamente nel cambio originale, mentre nel cofano c’è il pacco batterie».
Gli scontri sull’Rc e sul bollo
I livelli di performance non sono certo gli stessi di un’auto elettrica nuova di zecca. L’autonomia della Fiat 500 di Filippo varia in base all’utilizzo e al meteo, ma indicativamente oscilla tra i 50 e gli 80 chilometri, il che la rende ideale soprattutto per brevi tragitti dentro i confini della città. «La utilizziamo io e mia moglie per portare i bambini a scuola: abbiamo tre figli e ci stiamo tutti sulla macchina. Ma spesso la uso anche per venire in ufficio o andare a trovare i clienti che ho in zona», racconta ancora Filippo.
Il passaggio all’elettrico ha una serie di vantaggi pratici per lui e la sua famiglia, non solo perché gli consente di circolare in pieno centro storico con un’auto d’epoca, ma anche perché — in quanto auto elettrica — può usufruire di tutti gli sconti previsti a livello nazionale e regionale per il bollo auto e le polizze Rca.
La curiosità dei passanti e degli altri automobilisti
Mentre Filippo ci racconta la storia della sua auto, i passanti continuano a interromperlo per chiedergli se davvero si tratta di una 500 elettrica, come è riuscito a trasformarla e, nella maggior parte dei casi, chiedono il permesso per scattare una foto. Filippo sorride e confessa che ormai ci ha fatto l’abitudine: «È raro guidare senza che qualcuno ti fermi al semaforo, tirando giù il finestrino, per farti una domanda. È una macchina che suscita curiosità e simpatia».
Non solo: essendo molto più piccola delle auto di oggi, la Fiat 500 di Filippo si parcheggia facilmente e non solleva tutti quei problemi di occupazione dello spazio pubblico che spingono sempre più città europee a tassare i Suv e disincentivare il loro utilizzo nei centri urbani. «Se ci fossero in giro più 500 elettriche e meno Suv — dice Filippo — staremmo tutti molto meglio. Sai quanti sorrisi in più vedo ogni giorno?».