Elezioni Regionali Toscana 2025, urne aperte fino alle 15 per la volata finale: orari, candidati e come si vota – La diretta


I seggi in Toscana si riempiono nuovamente per la volata finale delle Regionali. In una tornata elettorale che vede –ancora una volta – come principale protagonista la bassissima affluenza, le urne rimarranno aperte fino alle 15 di oggi. A giocarsi il ruolo di governatore in una regione da sempre fortezza della sinistra, sono tre candidati: Antonella Bundu per Toscana Rossa, Eugenio Giani che tenta il bis con il sostegno del campo largo e Alessandro Tomasi per il centrodestra.
Il listino bloccato del Pd
Per la prima volta in questa tornata elettorale, il Partito Democratico ha scelto di ricorrere al listino bloccato e di estendere le deroghe per il terzo mandato, portandole da tre a quattro. Una decisione pensata per tutelare i nomi più forti dei diversi territori e buona parte della Giunta regionale uscente. Nel listino figurano il consigliere uscente Iacopo Melio, come richiesto dai vertici fiorentini, Simona Querci della segreteria regionale – su indicazione di Marco Furfaro – e il sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti.
Exit poll alle 15, da dove li seguiranno i candidati
I primi exit poll, attesi per le 15 di oggi, saranno seguiti da Eugenio Giani e da Alessandro Tomasi dalle loro personali abitazioni, rispettivamente a Sesto Fiorentino e a Pistonia. La. candidata Alessandra Bundu invece sarà al circolo Arci San Niccolò. Giani, favorito per il bis, se dovesse effettivamente ricevere la conferma già oggi si sposterà a Palazzo Sacrati Strozzi, sede della Regione Toscana, per poi andare alla sede del suo comitato elettorale in via Forlanini, a Firenze nord.
Grosseto, strappati manifesti elettorali di Avs: «Attacco alla libertà di espressione»
A Grosseto e a Orbetello, sono stati «strappati e vandalizzati» alcuni manifesti elettorali di Alleanza Verdi Sinistra. Lo ha reso noto la sezione locale del partito: «Sono episodi che riteniamo non solo scorretti ma pericolosi per la democrazia. Sono un attacco alla libertà di espressione e al diritto di informazione che ogni candidato, e ogni cittadino, dovrebbe avere garantito».
La sfida interna ai due schieramenti
Se i sondaggi non si attendono grandi novità circa l’elezione del governatore della Toscana, i risultati delle elezioni potrebbero dire qualcosa sugli equilibri interni ai due schieramenti. Due in particolare le sfide: per il Campo largo sarà necessario valutare la tenuta del Movimento cinque stelle che stavolta ha scelto di appoggiare Eugenio Giani, contro il quale si era schierato cinque anni fa. Allora i pentastellati raccolsero il 7%, oggi puntano a non ridurre i consensi, anzi a salire. A destra invece, sarà significativo valutare il peso della Lega che nel 2020 era il primo partito ed esprimeva la candidata, Susanna Ceccardi. I tempi sono molto cambiati ma visto il peso del vicesegretario Roberto Vannacci in Toscana, Salvini si aspetta di non scendere troppo (e se invece crollasse i nostalgici del partito del Nord glielo farebbero certamente pesare). Per la destra sarà anche importante mantenersi sopra il 40%, confermando e magari superando il risultato del 2020.
Affluenza dieci punti in meno del precedente
Il dato registrato alle 23 di ieri sera ha confermato il preoccupante crollo della partecipazione elettorale in Toscana, con un calo di ben dieci punti rispetto a cinque anni fa, secondo la rilevazione fatta nelle 3.922 sezioni elettorali della Regione. Come conferma il portale Eligendo del Viminale, l’affluenza al voto alle 23 si era fermata al 35,7%. Cinque anni fa alla stessa ora aveva votato il 45,9% degli aventi diritto.
Il rischio del ballottaggio tra due settimane, perché si potrebbe tornare alle urne
Ad aspettare i risultati dello spoglio sono Antonella Bundu, Eugenio Giani e Alessandro Tomasi. Se, alla chiusura dello scrutinio, nessuno dei tre avrà raggiunto almeno il 40% dei voti si andrà al ballottaggio tra due settimane, il 26 ottobre: un unicum tra tutte le leggi elettorali regionali italiane.
Toscana, affluenza del -10% rispetto al 2020: il calo maggiore nei comuni vinti dal cdx
Alle 23 di ieri sera l’affluenza generale era calcolata al 35,7% degli aventi diritto: un calo del 10,2% rispetto a cinque anni fa. A registrare la differenza maggiore rispetto alle ultime Regionali sono state le province di Lucca (-11,9%) e Pisa (-11,2%). Secondo un’elaborazione di YouTrend, il calo dell’affluenza si sarebbe registrato maggiormente nei comuni che nel 2020 erano stati vinti dal centrodestra. Nei comuni conquistati da Giani, invece, l’affluenza «tiene di più».
Toscana, chi vota e come funziona lo scrutinio
Lo scrutinio dei voti prenderà il via subito dopo la chiusura dei seggi, a partire dalle 15. Sono oltre 23mila i presidente, segretari e scrutatori al lavoro da sabato nelle 3.922 sezioni elettorali in tutta Toscana, 14 sezioni in meno rispetto a cinque anni fa. Gli aventi diritto, secondo l’ultima revisione delle liste elettorali compiuta a fine settembre, sono poco più di 3 milioni: in particolare 3.007.106 votanti. Oltre 17mila sarebbero 18enni, mentre 203mila toscani residenti all’estero.
Elezioni in Toscana, come si vota: la scheda unica e il voto disgiunto
Le urne in Toscana, dopo essere rimaste aperte fino alle 23 di ieri sera, chiuderanno allo scoccare delle 15 di oggi. Per votare ci sarà una sola scheda, di colore arancione, ma saranno due i voti da esprimere: uno per il presidente, l’altro per la composizione della futura assemblea regionale. Il voto può essere disgiunto, quindi non è necessario votare i candidati consiglieri o una lista collegata al candidato presidente per cui si è espressa la preferenza. In caso di voto solo per il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono.