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Risultava in ospedale ma era a giocare a golf: scoperto primario in provincia di Torino. L’inchiesta della procura di Ivrea con 38 indagati

13 Ottobre 2025 - 21:36 Ugo Milano
Il medico è accusato di truffa in concorso con un'altra dirigente che timbrava al posto suo. Il caso eclatante fa parte di un'inchiesta sull'Asl To4

Ufficialmente era in ospedale a Chivasso, ma in realtà stava giocando a golf in diverse tenute del torinese che frequentava assiduamente. Una condotta che, secondo gli inquirenti, avrebbe causato oltre 5mila euro di danni all’azienda sanitaria. È uno dei filoni dell’inchiesta della procura di Ivrea all’interno dell’Asl piemontese To4, che ha portato a 38 persone indagate. Concorsi falsati, irregolarità negli appalti ed episodi di malasanità con personale interinale. Tra gli indagati, oltre al primario assenteista Libero Tubino, c’è anche Carla Fasson, direttrice della struttura Professioni sanitarie, accusata di timbrare fisicamente il cartellino al posto del medico. Avrebbe anche favorito candidati di sua conoscenza ai concorsi. Coinvolto anche l’ex direttore generale dell’Asl, Stefano Scarpetta, per non aver preso provvedimenti.

Le celle telefoniche agganciate sui campi da golf

Tubino, primario di otorinolaringoiatria, si vede contestati in tutto 12 episodi di truffa. Gli investigatori hanno accertato che dal 2022 il medico abbia varie volte dichiarato il falso, timbrando il cartellino da remoto o facendoselo timbrare da qualcun altro. Lo dimostrerebbero i registri delle celle telefoniche, che in orario lavorativo localizzavano il cellulare vicino a vari campi da golf. In almeno un’occasione sia Tubino che Fasson, l’altra indagata, risultavano insieme sui campi da golf in orario di lavoro.

I maltrattamenti

Nella estesa inchiesta sulla sanità sono indagati anche un’infermiera, un primario e i vertici della società di servizi Cm Service di Cascinette d’Ivrea, accusati di maltrattamenti sui pazienti dell’ospedale di Settimo Torinese. Secondo gli investigatori, il personale avrebbe sottoposto i pazienti a sedazione notturna per permettere agli infermieri di turno di dormire. In alcuni casi li avrebbero lasciati privi di farmaci, oltre che sporchi, nonostante gli allarmi lanciati dagli stessi pazienti con i campanelli. La procura indaga anche per turbativa d’asta, perché negli ultimi anni tutti gli appalti della struttura sono stati vinti dalla Cm Service.

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