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La truffa ad ActionAid: «Così è sparito un milione e mezzo di euro»

14 Ottobre 2025 - 07:36 Alessandro D’Amato
actionaid truffa francesca marenco
actionaid truffa francesca marenco
La 47enne Francesca Marenco aveva altri due precedenti specifici

È riuscita a rubare un milione e mezzo di euro tra il 2022 e il maggio 2024. Con i soldi ci ha «ristrutturato casa, comprato un’auto, acquistato due box». Ha perfino saldato «ingentissime rette per le scuole private dei figli». E pagato «cospicue somme al suo avvocato» modenese. La 47enne Francesca Marenco ora è accusata di averli rubati ad ActionAid Italia. Di cui è stata responsabile amministrativa. E per questo aveva le credenziali bancarie. La procura le contesta l’appropriazione indebita e l’accesso abusivo a sistemi informatici. Oltre ad altri reati fiscali. La gip Sonia Mancini ha fissato tra una settimana l’«interrogatorio preventivo» alla richiesta di arresti domiciliari formulata dalla pm Giovanna Cavalleri. E ha sequestrato una somma corrispondente.

Il precedente

Marenco aveva già ricevuto nel 2018 una condanna a un anno e mezzo per una truffa di 540 mila euro in uno studio di consulenza. Mentre dal 2024 sconta in «detenzione domiciliare» (autorizzata dal Tribunale di Sorveglianza a lavorare in una ditta privata) un’altra condanna a 4 anni e mezzo per un’altra truffa. Ovvero 400 mila euro presi nel 2019 a una facoltosa manager conosciuta su Internet, e con cui aveva intrecciato una relazione sentimentale. Nella quale era giunta al punto di fingersi malata terminale bisognosa di costose cure. E a inscenare in Svizzera una (falsa) fecondazione medicalmente assistita per (finte) cure staminali. Infine aveva spacciato la propria gravidanza come «progetto genitoriale comune» nel cui ambito convincere la sventurata fidanzata a riconoscere davanti al comune di Milano il nascituro.

ActionAid International Italia Ets

ActionAid International Italia Ets l’ha denunciata e licenziata l’anno scorso. Due mesi fa ha ottenuto in sede civile il pignoramento della sua abitazione. Marenco era stata assunta part time al posto di una collega in maternità. Poi, quando ha ricevuto le credenziali home banking di ActionAid e della «Fondazione realizza il cambiamento» secondo gli investigatori si è fatta sostituire l’Id dall’assistenza di Poste Italiane. Poi non ha fornito le password, ma soltanto gli estratti conto. A loro volta falsificati. La vicenda esplode quando i revisori contabili Pwc di ActionAid segnalano un ammanco, e i consulenti EY Forensic quantificano in 1.488.000 euro i soldi spariti. E scatta l’inchiesta.

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