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Microplastiche, nelle bevande calde ce ne sono di più di quelle fredde: cosa dice l’ultimo studio e quali sono i rischi per la salute

15 Ottobre 2025 - 23:39 Ugo Milano
microplastiche bevande
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Il team di ricercatori: «I nostri risultati confermano che il materiale di imballaggio in plastica è una delle principali fonti di contaminazione»

Le microplastiche sono ovunque, compreso ciò che mangiamo e beviamo. L’ennesima conferma arriva da uno studio inglese, pubblicato sulla rivista Science of the total environment, che ha analizzato 155 campioni di bevande, calde e fredde. La conclusione a cui sono giunti i ricercatori sorprende fino a un certo punto: tutte e 155 le bevande analizzate contengono microplastiche. In particolare, frammenti di polipropilene, polistirene, polietilene tereftalato e polietilene, materiali comunemente impiegati negli imballaggi alimentari e nei contenitori usa e getta.

Lo studio su 31 prodotti

I ricercatori hanno analizzato trentuno prodotti venduti in Gran Bretagna, prendendo cinque campioni di ciascuno e inviandoli a un laboratorio per quantificare la concentrazione di microplastiche. Questa fase dello studio è stata condotta tramite spettroscopia, una tecnica che consente di esplorare l’interazione tra la materia e la radiazione elettromagnetica (come luce o raggi X) per analizzare la sua composizione chimica e la sua struttura. L’imaging microscopico, poi, ha permesso di valutare la forma, le dimensioni e il numero delle particelle. I risultati dello studio hanno rivelato che la maggior parte delle particelle di microplastiche consiste in frammenti di dimensioni comprese tra 10 e 157 μm (micrometri, ossia milionesimi di metro).

Le bevande calde contengono più microplastiche

In generale, le bevande calde contengono più microplastiche di quelle fredde, questo perché la temperatura più alta aumenta la migrazione di particelle. Nel tè caldo, per esempio, il team di ricercatori ha trovato la più alta concentrazione, con 60 particelle per litro, contro le 31 particelle per litro del tè freddo. «I nostri risultati confermano che il materiale di imballaggio in plastica è una delle principali fonti di contaminazione», scrivono gli autori dello studio.

Cosa sono le microplastiche e quali sono i rischi per la salute

Ma cosa sono esattamente le microplastiche? Si tratta, in sostanza, di minuscoli frammenti di plastica di dimensioni comprese tra 1 micrometro e 5 millimetri. Sempre più studi confermano che sono presenti un po’ ovunque: nell’acqua, nel cibo, nell’atmosfera e non solo. Il motivo per cui destano preoccupazione è la loro capacità di accumularsi e trasportare sostanze tossiche attraverso le catene alimentari. I sistemi tradizionali di trattamento delle acque non sono in grado di rimuovere le particelle, il che significa che le microplastiche si possono trovare anche nell’acqua del rubinetto. Gli studi relativi agli effetti sulla salute sono tutti piuttosto recenti, ma gli esperti pensano che le microplastiche possano causare implicazioni per il sistema cardiovascolare, respiratorio, immunitario ed endocrino.

Foto di copertina: Dreamstime/Microgen