Il re del gelato americano e la scultura contro Trump: la democrazia si scioglie come il ghiaccio – Il video
La ben nota cupola bianca e striata del Campidoglio americano è sullo sfondo. Proprio nel National Mall, il parco che per molti è simbolo della libertà, è stata montata una nuova scultura. «Democracy», si legge. Le lettere sono fredde e trasparenti, di ghiaccio. Di lì a due ore dell’opera d’arte non rimane più nulla, fusa dal sole di un ottobre ancora caldo. Un gesto di protesta plateale contro una democrazia che per molti americani sembra affievolirsi di giorno in giorno.
Chi c’è dietro la scultura
Più che una semplice scultura, quella di Nora Ligorano e Marshall Reese era un’opera d’arte e di contestazione. Dietro a quel gigantesco blocco di ghiaccio – alto 1,5 metri, largo 5,2 e pesante 13 tonnellate – c’è un nome molto noto nel Paese a stelle e strisce. Si tratta di Ben Cohen, promotore della campagna Up in Arms e co-fondatore della celebre azienda di gelati Ben & Jerry’s. È stato lui, oltre che a finanziare l’opera nella terza settimana dall’inizio dello shutdown amministrativo americano, a mettere a disposizione un grande camion frigorifero per trasportare l’opera da New York a Washington.
La denuncia di Cohen: «Quello che sta accadendo è orrendo»
«Volevamo mostrare nella realtà che la democrazia si sta sciogliendo davanti ai nostri occhi. È un simbolo potente che aiuta a esprimere i sentimenti, la tristezza e l’orrore degli americani», ha commentato Cohen. «Attacchi alla libertà di parola, polizia segreta mascherata e non identificata che preleva persone dalla strada, le arresta e le deporta. O persone perseguite e punite senza giusto processo. L’uso dei militari contro la popolazione degli Stati Uniti», ha elencato riferendosi agli arresti degli immigrati irregolari (o presunti tali) da parte del cosiddetto ICE e al dispiegamento della Guardia nazionale in diverse città americane. «Tutte queste sono cose orribili che prima si pensava accadessero solo in altri paesi».
October 15, 2025