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Firenze, prende in affitto una casa ma è un airbnb occupato da turisti: la truffa seriale

23 Ottobre 2025 - 16:59 Ugo Milano
chiavi affitti airbnb
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La vittima è una studentessa canadese arrivata in Toscana per qualche mese. Quando si è accorta di esser raggirata era troppo tardi per fermare il bonifico

Una studentessa canadese è l’ultima vittima di una truffa che sembra essere ormai diventata uno schema ricorrente. L’imbroglio, ricostruito dal Corriere Fiorentino, è stato messo in atto a Firenze, ma le sue caratteristiche lo rendono replicabile ormai praticamente ovunque. Il raggiro consiste nel mettere in affitto su Airbnb una casa che non è la propria, per poi trovare un interessato, intascarsi la sua caparra e sparire. Così la vittima rimane senza casa e senza soldi e l’affittuario originale non si sa nemmeno chi sia.

L’annuncio trovato online

La brutta vicenda della ventenne canadese è cominciata poco dopo il suo arrivo a Firenze. In cerca di un alloggio stabile dove rimanere fino a dicembre, la ragazza trova su Facebook un annuncio interessante e dopo aver scritto una mail all’indirizzo di riferimento rimedia subito l’appuntamento per vedere la casa in via San Gallo. Arrivata sul posto però le viene detto che la casa dell’annuncio non è più disponibile. La signora che la riceve gliene propone un’altra: «Per me andava bene, ero d’accordo sul prezzo, quindi ho detto subito di sì». Assicuratasi l’alloggio, la ragazza va via per il fine settimana. Di rientro in città, si sente per telefono con la proprietaria e concorda di bonificarle la caparra di due mesi in anticipo, per un totale di 1.500 euro.

La sparizione della proprietaria di casa

Quando arriva alla casa però la signora non c’è e non risponde al telefono. Per giunta l’appartamento è occupato da alcuni turisti: «Questo è un airbnb, lo abbiamo affittato per qualche giorno», si sente dire. La ragazza capisce di essere stata vittima di una truffa: la donna che le aveva affittato la casa era probabilmente a sua volta un’affittuaria che l’aveva trovata sul portale online. A nulla valgono le chiamate alla sua banca in Canada: il bonifico è già partito e i soldi non si possono recuperare.

Una truffa seriale

La denuncia in Questura non è l’ultimo atto della storia. Dopo qualche giorno la ragazza trova sui social un nuovo annuncio: la casa è diversa, il nome è diverso, ma la mail riportata in calce è la stessa. È chiaro che la cosa si ripete: «Immagino che questa signora affitti un airbnb, lo proponga in affitto, e poi continui con quello dopo. Chissà quante persone avrà truffato in questo modo», osserva la ragazza. Lei di sicuro non ci casca più. Trascorrerà i due mesi che le restano a Firenze facendo la ragazza alla pari, così da avere vitto e alloggio da una famiglia ospitante. La priorità è risparmiare perché, spiega amaramente, «l’affitto l’ho già pagato». 

Crediti foto: Pexels | SHVETS production

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