Gli utili di Tesla crollano. Per colpa dei dazi di Trump


Tesla ha chiuso il terzo trimestre con utili in calo del 37%. Un brusco rallentamento per l’azienda simbolo dell’auto elettrica, che pure ha registrato un aumento del 12% dei ricavi, arrivati al livello record di 28 miliardi di dollari. Ma le spese sono esplose. Tesla quindi vende sempre di più ma guadagna sempre meno. I costi operativi sono saliti del 50%, toccando i 3,4 miliardi, spinti da dazi per oltre 400 milioni, ristrutturazioni e nuovi investimenti in ricerca e sviluppo. L’utile netto si è fermato a 1,4 miliardi di dollari, ben al di sotto delle aspettative di Wall Street. A pesare sono anche i cambiamenti fiscali decisi da Washington: la fine del credito d’imposta federale da 7.500 dollari per i veicoli elettrici ha spinto gli acquirenti a concentrare le vendite prima della scadenza, lasciando un vuoto nei mesi successivi. Una coincidenza amara per Elon Musk, che negli ultimi tempi aveva versato milioni di dollari alle campagne di Donald Trump, proprio mentre l’ex presidente tornava alla Casa Bianca, promettendo di tagliare i fondi alla transizione verde.
I nuovi investimenti di Musk: robot e intelligenza artificiale
Elon Musk non sembra però intenzionato a rallentare. In attesa del voto degli azionisti sul nuovo pacchetto retributivo da oltre 1 trilione di dollari in dieci anni, il Ceo rilancia le ambizioni di Tesla nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica. L’obiettivo dichiarato è far sì che «l’80% del valore futuro dell’azienda derivi dal robot umanoide Optimus». Un progetto che Musk definisce «cruciale per il futuro dell’umanità», ma che solleva anche dubbi sul controllo che egli stesso esercita sulla compagnia. «Non mi sento a mio agio nel costruire un esercito di robot se non ho influenza su di esso», ha detto in un recente post. Nel frattempo, Tesla accelera sul fronte della guida autonoma: ad Austin, entro fine anno, i robotaxi dovrebbero circolare senza conducente di sicurezza. Il nuovo Cybercab, un veicolo a due posti privo di volante e pedali, è atteso in produzione nel secondo trimestre del 2026. «Sembrerà una creatura vivente», ha detto Musk, tra ironia e visione futurista.
Elon Musk: In the future, you'll be able to inhabit an Optimus robot.
“As we advance the Neuralink devices, you should be able to actually have full body control and sensors from an Optimus robot. So, you could basically inhabit an Optimus robot. Not just the hand, the whole… pic.twitter.com/eZu7fovchc— ELON CLIPS (@ElonClipsX) October 4, 2025Ti potrebbe interessare
La concorrenza cinese e la politica economica americana “sfavorevole”
Dietro i numeri del trimestre c’è un quadro più complesso. Tesla si trova stretta tra una concorrenza cinese sempre più aggressiva e una politica commerciale americana che non le è più favorevole come un tempo. I dazi e le nuove regole sugli incentivi penalizzano le esportazioni e riducono la competitività dei modelli storici, ormai considerati da molti “obsoleti”. In parallelo, le spese per la ricerca e per i nuovi progetti di intelligenza artificiale pesano sui conti e mettono alla prova la fiducia degli investitori.
Mentre i margini di Tesla si assottigliano, il Ceo guarda oltre l’auto. Ma il futuro dei robot e dei taxi senza conducente, per ora, resta un sogno decisamente costoso.