Jeffrey Sachs e la guerra in Ucraina: «Finisce se Kiev rinuncia alla Nato. L’Europa? Guerrafondaia»


La Russia non fermerà la guerra. Perché l’Ucraina insiste sull’adesione alla Nato. Mentre il conflitto è un progetto a lungo termine del complesso militare-industriale (Mic) statunitense ed europeo. Che risale a più di 30 anni fa. Il Mic sta guadagnando molto dalla guerra e sta testando i suoi nuovi sistemi d’arma. E quindi vuole che la guerra continui. Parola di Jeffrey Sachs, economista della Columbia, che in un’intervista al Fatto Quotidiano dice la sua su Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. «Per fermarla ci vuole una soluzione politica. E questo anche perché Mosca ha lo slancio e il vantaggio sul campo di battaglia. La posizione di Zelensky non ha un grammo di attitudine al compromesso politico».
L’Ucraina, Zelensky e la Nato
E questo perché «insiste sull’adesione dell’Ucraina alla Nato, sulla restituzione di tutti i territori, compresa la Crimea, e persino sul pagamento di risarcimenti da parte della Russia. Ma perché la Russia dovrebbe accettare un cessate il fuoco con Zelensky a queste condizioni?». Mentre Donald Trump, come Zelensky, «evita la politica reale. Vuole che i combattimenti cessino senza ammettere chiaramente che servirebbe dichiarare la fine della strategia di allargamento della Nato e stabilire una neutralità dell’Ucraina, e senza fare altre concessioni alle preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza».
Starmer, Macron e Merz «guerrafondai»
Secondo Sachs «i politici europei – in particolare Keir Starmer, Emmanuel Macron e Friedrich Merz – sono semplicemente dei guerrafondai. Sospetto ormai che siano semplicemente degli agenti della propria industria degli armamenti. E, in ogni caso, sono profondamente detestati e diffidati dai propri cittadini. Sono politici falliti. L’opinione pubblica non vuole altre guerre». Quella in Ucraina, dice l’economista, «è un progetto a lungo termine del complesso militare-industriale (Mic) statunitense ed europeo che risale a più di 30 anni fa, quando fu concordato il progetto di allargamento della Nato. Il Mic ha commesso un grave errore di calcolo, credendo che la Russia avrebbe ceduto da tempo alle pressioni, alle sanzioni e alle armi occidentali. Nonostante tutti gli errori e i calcoli sbagliati del Mic, esso sta guadagnando molto dalla guerra e sta testando i suoi nuovi sistemi d’arma. In breve, vuole che la guerra continui».
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Donald Trump
Il presidente degli Stati Uniti invece «vuole solo che la guerra finisca e poi ricevere tutti i riconoscimenti pubblici che ne possono derivare (compreso il Premio Nobel per la Pace), ma non vuole fare nulla di veramente definitivo, come ad esempio ammettere la fine dell’allargamento della Nato. Vuole la pace senza politica. È debole, ignorante in materia di storia e pigro».