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«Preso a calci e pugni dal sindaco», arrivano le dimissioni dopo la denuncia del consigliere di Crotone

28 Ottobre 2025 - 15:34 Alba Romano
vincenzo voce sindaco crotone ioppoli ernesto consigliere aggressione
vincenzo voce sindaco crotone ioppoli ernesto consigliere aggressione
Voce: «Le mie più sincere scuse a Ioppoli e alla città». L'aggressione fisica e verbale è avvenuta durante una riunione

«Le istituzioni devono essere sempre esempio di equilibrio e rispetto, valori che oggi intendo riaffermare presentando le mie dimissioni». Con queste parole, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha annunciato le dimissioni dopo l’aggressione al consigliere di maggioranza Ernesto Ioppoli. «Non è mia intenzione – scrive – alimentare polemiche né cercare giustificazioni. Esprimo le più sincere scuse a Ioppoli e alla città. Ma quando solo le parole non bastano occorre il gesto. Ritengo doveroso compiere un passo indietro per senso di responsabilità istituzionale. Spero che restituisca un clima di serenità politico-amministrativa di cui la città ha bisogno», conclude.

L’aggressione

Ernesto Ioppoli, esponente di una lista civica che sostiene la giunta comunale, ha rivelato in una nota stampa di essere stato aggredito fisicamente dal primo cittadino di Crotone durante una riunione istituzionale convocata dal presidente della Provincia Sergio Ferrari, da poco eletto consigliere regionale della Calabria. L’incontro era stato convocato per discutere della contestata realizzazione di alloggi popolari in via Israele, nel quartiere di Tufolo. Era presente l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Greco, oltre a diversi altri consiglieri comunali.

«Preso a calci e pugni dal sindaco di Crotone»

Nel comunicato, Ioppoli ha ricostruito i fatti parlando di un clima di «assoluta minaccia». Culminato in una aggressione fisica e verbale da parte del primo cittadino. «La discussione si è inevitabilmente animata. Dopo aver fatto presente che ero e sono il riferimento del quartiere in cui abito, vicinissimo a Via Israele, sono stato come sempre sminuito dal sindaco sulla quantità dei voti presi e sulla rappresentanza e successivamente aggredito con due pugni che mi hanno raggiunto alle spalle ed un calcio che mi ha raggiunto ad una gamba», ha spiegato Ioppoli.

Le dimissioni

Il consigliere ha poi ringraziato «chi ha avuto cura di trattenere il sindaco altrimenti sarei stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari». Ioppoli ha dato mandato ai suoi legali di adire le vie giudiziarie. Sulla vicenda undici consiglieri di minoranza, in un documento unitario, hanno chiesto le dimissioni di Voce: «Un sindaco che ricorre alla violenza, fisica o verbale, tradisce il mandato ricevuto dai cittadini e perde ogni legittimità morale a rappresentarli». Nel pomeriggio di oggi, martedì 28 ottobre, è arrivato il passo indietro.