Due alpinisti italiani dispersi in Nepal, cosa è successo a Stefano Farronato e Alessandro Caputo sul monte Panbari

Due alpinisti italiani sono dispersi in Nepal. Funzionari del dipartimento del turismo di Kathmandu hanno reso noto che sono in corso le ricerche di Stefano Farronato, di Bassano del Grappa, e Alessandro Caputo, dei quali non si hanno più notizie da sabato. I due alpinisti erano impegnati nell’ascensione del Monte Panbari, alto 6.887 metri, situato nel Nepal occidentale. A dare l’allarme è stato il capo della spedizione, Valter Perlino, originario di Pinerolo (Torino), che per un malore si era fermato al campo base, dove è stato soccorso domenica da un elicottero.
Le ricerche degli alpinisti italiani
La spedizione dei tre alpinisti era partita lo scorso 7 ottobre. I connazionali erano impegnati nella scalata con gli sci, in stile alpino e in autonomia, della vetta. Secondo Himal Gautam, del dipartimento del turismo del Nepal, Farronato e Caputo «sono rimasti bloccati nel Campo Uno (5.000 metri) a causa delle forti nevicate e da sabato non hanno più avuto contatti». Gautam ha aggiunto che le ricerche dei due si stanno concentrando in una zona dove il passaggio del ciclone Montha ha provocato forti nevicate la settimana scorsa. In stretto raccordo con il consolato generale onorario a Kathmandu e con l’ambasciata d’Italia a Delhi, la Farnesina sta seguendo direttamente l’evoluzione della situazione e mantiene informati i familiari dei connazionali.
Le difficoltà dovute al maltempo
Il ciclone Montha, formatosi nel Golfo del Bengala, ha interessato tutto il Paese e secondo Sagar Pandey, presidente della Nepal Trekking Agencies Association, più di mille persone sono state soccorse da martedì scorso. «La scarsa visibilità ha reso molto difficili i voli in elicottero. Ma il meteo è migliorato», ha aggiunto. Il Nepal, che ospita otto delle dieci vette più alte del mondo, accoglie centinaia di alpinisti ogni anno in primavera e in autunno, una stagione considerata più rischiosa a causa del freddo e della neve. Negli ultimi giorni, almeno tre alpinisti – un francese, un sudcoreano e un australiano – sono morti.
