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Assegno unico, come cambiano gli importi nel 2026? Governo al lavoro sull’aggiornamento delle cifre, ecco tutte le simulazioni

12 Novembre 2025 - 12:02 Ugo Milano
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I nuovi importi dovrebbero entrare in vigore da febbraio 2026, con il pagamento degli arretrati a marzo. Entro fine mese il governo comunicherà le cifre ufficiali e definitive

Il ritocco ci sarà, ma sarà più contenuto del previsto. Il ministero dell’Economia e quello del Lavoro stanno per fissare nel decreto di perequazione il tasso d’inflazione che guiderà l’aggiornamento delle fasce Isee e dell’Assegno unico 2026. Le ultime stime dell’Inps, basate sull’indice dei prezzi al consumo Istat, indicano una crescita intorno all’1,4-1,5%, più bassa delle prime proiezioni di ottobre che si muovevano tra 1,6 e 1,7%. Un ribasso che si traduce in aumenti più contenuti sia per le famiglie che ricevono l’Assegno unico sia per i pensionati.

Come fare domanda

I nuovi importi dovrebbero entrare in vigore da febbraio 2026, con il pagamento degli arretrati a marzo. Non sarà necessario ripresentare la domanda per ottenere l’assegno, ma servirà la Dsu 2026 per aggiornare l’Isee: senza di essa, da marzo l’importo sarà calcolato al minimo. Chi presenterà la nuova Dsu entro il 30 giugno 2026 riceverà poi gli arretrati.

Le simulazioni dell’assegno unico 2026

L’Assegno unico universale sarà rivalutato in base al nuovo indice Istat, con un aumento stimato dell’1,4%. Le fasce Isee verranno aggiornate di conseguenza: la soglia più bassa, che nel 2025 era fissata a 17.227,33 euro, salirà a circa 17.468,51 euro. Per chi rientra in questa fascia, l’importo massimo passerà da 201 a 203,8 euro al mese. Con lo stesso principio, le soglie successive si sposteranno leggermente verso l’alto. Per l’Isee più elevato — sopra 46.582,71 euro — l’importo minimo salirà da 57,5 a 61,2 euro mensili. Ecco alcune simulazioni dei nuovi importi rivalutati:

  • Isee di 18.100 euro: assegno da 196,5 a 200,3 euro;
  • Isee di 20.100 euro: da 186,1 a 189,8 euro;
  • Isee di 25.100 euro: da 161,4 a 165,4 euro;
  • Isee di 30.100 euro: da 136,1 a 140,3 euro;
  • Isee di 35.100 euro: da 111,5 a 115,3 euro;
  • Isee di 40.100 euro: da 86,2 a 90,2 euro.

Le maggiorazioni per i casi particolari

La rivalutazione toccherà anche le maggiorazioni previste per i casi particolari. Quella per i figli non autosufficienti sotto i 21 anni passa da 120,6 a 122,3 euro al mese, quella per figli con disabilità grave da 109,1 a 110,6 euro al mese, quella per disabilità media da 97,7 a 99,1 euro al mese, quella per figli con madre under 21 da 23 23,3 euro al mese. Tutte queste cifre, in ogni caso, restano provvisorie: il valore definitivo sarà fissato dal decreto del Mef e del ministero del Lavoro, atteso entro fine novembre.

Foto copertina: ANSA/Alessandro Di Meo | Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti

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