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Von der Leyen: «Niente sull’Ucraina senza l’Ucraina»

26 Novembre 2025 - 09:37 Alba Romano
La presidente della Commissione Europea durante il dibattito a Strasburgo: per Mosca l'Ucraina rimane il primo passo di un gioco molto più grande. Per la Russia, qualsiasi accordo di pace significa ridisegnare permanentemente le mappe

Niente sull’Ucraina senza l’Ucraina, niente sull’Europa senza l’Europa, niente sulla Nato senza la Nato. Nel suo discorso alla plenaria di Strasburgo la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è chiarissima sui negoziati tra Kiev, Mosca e Washington per la pace tra Russia e Ucraina. «Il copione della Russia non è cambiato fin dall’inizio. La Russia ha sempre creduto di poter sopravvivere all’Ucraina, all’Europa e a tutti i suoi alleati, ed è per questo che, ogni volta che si registrano progressi significativi nei negoziati che possono portare a una vera pace, la violenza aumenta. Lo abbiamo già visto», ha detto von der Leyen.

La pace di Ursula

«Le voci provenienti dal Cremlino negli ultimi giorni la dicono lunga sulle sue reali intenzioni. L’Ucraina rimane il primo passo di un gioco molto più grande. Per la Russia, qualsiasi accordo di pace significa ridisegnare permanentemente le mappe. Significa tornare alle relazioni e alle sfere di influenza tra grandi potenze, ma per l’Ucraina e per l’Europa, qualsiasi accordo di pace significa creare una pace giusta e duratura, una pace che ponga fine a questo conflitto e non semini i semi per nuovi conflitti futuri», ha continuato la presidente della Commissione Europea.

L’esercito ucraino e la sicurezza europea

Per questo, ha spiegato, «la prima priorità è che qualsiasi accordo garantisca una pace giusta e duratura e garantisca una reale sicurezza per l’Ucraina e l’Europa. In quanto nazione sovrana, non possono esserci limitazioni alle forze armate ucraine che renderebbero il Paese vulnerabile a futuri attacchi. E questo riguarda tanto la deterrenza quanto la sicurezza dell’Europa, perché la sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa, quindi l’Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza solide, a lungo termine e credibili, come parte di un pacchetto piu’ ampio per dissuadere e scoraggiare eventuali futuri attacchi da parte della Russia. Ed è altrettanto chiaro che qualsiasi accordo di pace deve garantire che la sicurezza europea sia garantita a lungo termine».

I confini

Secondo von der Leyen «la mentalità della Russia non è cambiata dai tempi di Yalta, quando vedeva il nostro continente in termini di sfere di influenza. Quindi dobbiamo essere chiari sul fatto che non puo’ esserci una spartizione unilaterale di una nazione europea sovrana e che i confini non possono essere modificati con la forza. Se oggi legittimiamo e formalizziamo l’indebolimento dei confini, apriamo le porte a nuove guerre domani, e non possiamo permettere che ciò accada».


E quindi, ha concluso, «qualunque sia la struttura di un futuro trattato di pace, è chiaro che gran parte dell’attuazione spetterà all’Unione europea e ai partner della Nato, che si tratti di garanzie di sicurezza o di sanzioni, di finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina, di integrazione nel mercato unico o di adesione all’Ue, un principio è stato accettato: niente sull’Ucraina senza l’Ucraina, niente sull’Europa senza l’Europa, niente sulla Nato senza la Nato».