Campobasso, il 14enne picchiato dalla baby gang rischia di perdere l’udito: «Tutto il paese è spaventato da loro»

La madre del 14enne della provincia di Campobasso aggredito da quattro coetanei il 6 dicembre scorso rischia di perdere l’udito. «Credo che intraprenderemo un percorso con uno psicologo perché, oltre alle ferite visibili ci sono quelli non visibili che sono più difficili da guarire», dice la madre al Corriere della Sera. Il figlio, aggiunge, «non sta bene. Da quel maledetto sabato accusa sempre mal di testa e continua a non sentirci bene. Nei prossimi giorni abbiamo un’altra visita specialistica. Speriamo che ci diano delle buone notizie. Abbiamo paura che non possa più tornare a sentire bene come prima».
La baby gang
Il figlio è stato picchiato perché «durante un’interrogazione è stato continuamente deriso e infastidito, da due suoi compagni di classe e, per questo, ha chiesto l’intervento dell’insegnante che li ha rimproverati. I compagni di classe non hanno accettato quel rimprovero e così hanno deciso di vendicarsi la sera». Quella sera «stava seguendo il corso per la cresima e un ragazzo lo ha chiamato dicendogli che voleva parlargli fuori. Quando è uscito ha trovato altri tre coetanei, tra cui i due suoi compagni di classe che lo hanno colpito con calci e pugni. Anche quando mio figlio era a terra hanno proseguito a colpirlo con violenza. Un quarto ragazzo filmava tutto con un telefono e poi il video è stato diffuso sui social. La sera poi è tornato a casa con delle ferite sul volto e, appena entrato in casa, si è chiuso in bagno e ha pianto».
Le spiegazioni
Quando la madre gli ha chiesto spiegazioni, il 14enne le ha detto di non fare nulla «perché quelli là lo avrebbero ammazzato. Domenica mattina mi hanno contattato alcune amiche dicendo di aver visto spezzoni di video in cui c’era mio figlio che veniva picchiato. Abbiamo accompagnato mio figlio in ospedale dove ci hanno detto che aveva alcune ferite e contusioni e anche una lesione ad un timpano. Poi ci hanno chiamato i carabinieri, a cui abbiamo denunciato tutto quello che è accaduto, dicendo che anche loro avevano un video completo del pestaggio».
La scuola
Il ragazzo è tornato a scuola «mercoledì scorso ma sono stata costretta a farlo tornare a casa perché continuava ad avere forti mal di testa e a sentire ronzii in uno orecchio. Credo che tornerà nei prossimi giorni, ma dobbiamo attendere gli esiti della visita per capire come sta». I due compagni di classe che hanno partecipato al pestaggio sono invece sempre andati a scuola: «Tutto il paese è spaventato. Anche perché i ragazzi che hanno picchiato mio figlio in passato hanno picchiato altri ragazzi e anche un uomo di 60 anni con disabilità, fratturandogli una spalla. L’uomo li ha denunciati e loro lo hanno aggredito di nuovo per vendetta. Mio figlio da quel giorno non esce più di casa, parla poco. Anche il fratellino di 11 anni non vuole più uscire di casa».
