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L’offerta di La Russa jr alla ragazza che lo ha denunciato «è congrua»: estinto il reato di reveng porn, condannato l’amico dj. Perché lei rifiuta di nuovo i soldi

17 Dicembre 2025 - 12:30 Giulia Norvegno
accusa Leonardo La Russa procura ragazza
accusa Leonardo La Russa procura ragazza
La ragazza non aveva mai accettato l'offerta del figlio del presidente del Senato. E non lo fa neanche stavolta, annunciando ricorso. La gup di Milano ha anche condannato il dj Tommaso Gilardoni

È una cifra congrua secondo la gup di Milano, Maria Beatrice Parati, quella offerta da Leonardo Apache La Russa per la ragazza che lo aveva denunciato per revenge porn. La ragazza aveva denunciato il figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa, anche per violenza sessuale. Quell’accusa però era stata già archiviata. In prima battuta, l’avvocato che assiste la ragazza aveva respinto l’offerta di 25 mila euro avanzata da La Russa jr. Quella cifra però per la giudice è «congrua», abbastanza da far anche estinguere il reato a carico di La Russa. Sempre la Gup con sentenza ha condannato a un anno l’amico dj Tommaso Gilardoni, anche lui imputato per diffusione illecita di immagini senza il consenso della giovane per un altro video di quella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023.

Il no al risarcimento della ragazza che ha denunciato La Russa jr

Già nella scorsa udienza era emerso che la difesa di Leonardo Apache La Russa, coi legali Vinicio Nardo e Adriano Bazzoni, aveva presentato quell’offerta risarcitoria a favore della ragazza e anche la richiesta di accedere a un percorso di giustizia riparativa. «Non è un’offerta congrua, c’è stata una lesione di un mio diritto costituzionale», aveva spiegato, in sostanza, la giovane in una mail depositata dal suo legale Stefano Benvenuto. Allo stesso tempo, il figlio del presidente del Senato aveva inviato alla giudice una lettera nella quale, in pratica, si dispiaceva per quanto accaduto, in modo “sincero”, e manifestava l’intenzione di voler incontrare di nuova la ragazza e parlare con lei.

La decisione della gup che evita la giustizia riparativa

Oggi la giudice, giudicando congrua la cifra offerta da La Russa jr, e in questi giorni depositata nel procedimento con un assegno come prevedono le norme, ha dichiarato l’estinzione del reato e del procedimento a suo carico (senza giustizia riparativa), dopo che era già arrivata l’archiviazione della gip Rossana Mongiardo, su richiesta dell’aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro, per l’imputazione principale di violenza sessuale per quella notte passata prima alla discoteca Apophis e poi a casa La Russa. La Procura, in questa tranche, aveva posto come condizione per la congruità del risarcimento la giustizia riparativa.

Le accuse sul revenge porn

Nel frattempo, la gup ha condannato Gilardoni, che aveva scelto l’abbreviato, a un anno. I legali Luigi Stortoni e Alessio Lanzi avevano chiesto l’assoluzione. In questo filone sul revenge porn, secondo i pm, Leonardo Apache, «dopo averlo realizzato» quel 19 maggio, avrebbe inviato via WhatsApp all’amico Gilardoni, «ospite presso la sua abitazione», un video «a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato», che ritraeva la ragazza senza il suo «consenso». Il 22enne, interrogato nel dicembre 2023, aveva messo a verbale di aver mandato «a Tommaso» quel filmato «per giustificare» il fatto che «se ne fosse andato prima dal locale» e anche di aver «chiesto il consenso» alla ragazza. A Gilardoni, invece, veniva contestato un episodio di qualche mese dopo: l’invio di un altro video ad un amico sempre di quella notte. Immagini tutte trovate sui telefonini nelle indagini della Polizia.

L’annuncio del ricorso: perché non prenderà quei soldi

«Sono contenta perché è stato riconosciuto il fatto e il reato», nel processo con condanna per revenge porn per Tommaso Gilardoni, «e sicuramente impugnerò il provvedimento sulla congruità» del risarcimento offerto da Leonardo Apache La Russa. Sono parole riassunte dall’agenzia Ansa della ragazza che ha denunciato per revenge porn i due giovani, oltre che per violenza sessuale, un’accusa che era già stata archiviata. La ragazza, assistita dal legale Stefano Benvenuto, non prenderà quei 25mila euro messi a disposizione da La Russa Jr e farà appello contro la sentenza della gup di Milano che oggi ha dichiarato estinto il reato a suo carico.