Telemarketing, la mossa anti-truffe dell’Agcom: numeri verdi «sicuri» visibili sul telefono anche per le chiamate in arrivo

Ricevere telefonate da truffatori che si fingono banche, assicurazioni o operatori energetici sarà ancora più difficile. Dal prossimo febbraio, secondo una novità annunciata dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), anche per telefonate in entrata potranno comparire sui cellulari dei clienti con un numero identificativo a tre cifre, quelli normalmente associati ai numeri verdi di enti o aziende. Un metodo molto semplice per far riconoscere immediatamente all’utente se sta effettivamente parlando con un operatore «certificato» o con un truffatore.
La necessità del numero breve
Fino a questo momento, le aziende potevano solo essere contattate tramite numeri brevi ma, in caso di telefonata in uscita, le tre cifre non comparivano nel display di chi riceveva la chiamata. Così, ha spiegato la commissaria di Agcom Laura Aria, «l’utente non poteva sapere se a chiamare fosse davvero il proprio operatore o la banca, ad esempio, invece di un truffatore o di un call center illecito». Ad anticipare la novità è stato Alessandro Longo su Repubblica, secondo cui ora le aziende stesse «potranno chiamare con i numeri brevi già a loro assegnati», ma sarà aperta anche l’opzione di «richiederne altri».
Le altre due misure contro il telemarketing
Si tratta dunque di una misura che va a chiudere il cerchio aperto con le altre novità introdotte negli scorsi mesi contro il telemarketing illecito: in particolare il blocco automatico delle chiamate da numeri fissi e, da novembre, il blocco di quelle partite da numeri mobili esteri o finti italiani. Queste norme hanno già portato a diminuire drasticamente il numero di chiamate mobili dall’estero: da una media di 34,5 milioni al giorno prima del 19 novembre a 7,1 milioni nell’ultima settimana di novembre. Le uniche poi effettivamente arrivate all’utente sono state le chiamate lecite.
