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Adescava ragazzine su TikTok. Un padre lo minaccia, lui chiama la polizia e viene scoperto. Preso pedofilo a Genova

21 Dicembre 2025 - 08:08 Stefania Carboni
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La chiamata al 112: «Quel genitore vuole uccidermi». E la scoperta della polizia: giovanissime ricattate con video e abusate, tra loro anche una dodicenne

«Un uomo mi minaccia di morte, mi contatta soprattutto via WhatsApp e ho paura mi possa fare davvero del male». Ha avvisato lui stesso il 112 non sapendo però che quella chiamata lo porterà sotto indagine e agli arresti per prostituzione, pedopornografia ed estorsione. Il caso è raccontato dal Secolo XIX dove un trentenne adescava ragazzine attraverso i social network, in primis Instagram e TikTok. E dopo aver individuato le giovani più problematiche, con famiglie magari poco presenti, durante il giorno o fino a tarda sera, le pagava perché avessero rapporti con lui, più volte alla settimana e talvolta per mesi. Talvolta usava i filmati girati per ricattare in vari modi le vittime.

Gli incontri, i pagamenti, i ricatti

L’uomo era stato rintracciato e minacciato dal padre di una delle sue vittime, che aveva notato messaggi espliciti tra la ragazzina, studentessa delle medie, e lui. Ma poi dal controllo dei contatti del trentenne i poliziotti del commissariato di Sestri Ponente, coordinati dalla pm Valentina Grosso, scoprono tutt’altro. In almeno in un caso il 30enne aveva pagato le sue giovanissime vittime per avere prestazioni sessuali. Una volta ha consegnato mille euro a una minorenne. Altre volte l’uomo, dopo aver concordato online gli appuntamenti andasse a prendere le ragazze alla stazione di Genova Pra’. Da lì si recava in auto nella zona degli Erzelli, o nella sua abitazione, dove aveva installato telecamere. Registrava tutto e quando loro decidevano di non vederlo più le ricattava. Durante le indagini, ricostruisce il Secolo XIX, l’uomo ha ricevuto una prima ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice dell’indagine preliminare Carla Pastorini, notificata ad aprile. Poi dopo l’analisi della memoria dei telefoni e delle videocamere interne gli è stato notificato un secondo ordine d’arresto, quando era già in carcere. . Le vittime hanno un’età compresa fra i 12 e i 15 anni, i fatti sono avvenuti tra il 2020 e il 2024.

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