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Pnrr, l’Italia incassa altri 12,8 miliardi dall’Ue. Dal fascicolo sanitario all’Alta velocità, i progetti prioritari per il 2026

30 Dicembre 2025 - 14:07 Alba Romano
chigi pnrr rata
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L’esborso dell'ottava rata da parte della Commissione. E il governo chiede subito la nona (di uguale importo)

Non c’è otto senza nove. Neanche il tempo di ricevere i 12,8 miliardi di euro che costituiscono la terzultima rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza – incassato formalmente oggi – che il governo italiano ha già inviato alla Commissione europea la richiesta di pagamento della nona rata, dello stesso importo. I fondi arrivati nelle casse italiane nelle ultime ore serviranno, come ha anticipato il vice presidente dell’esecutivo europeo Raffaele Fitto, per investire in settori chiave come «pubblica amministrazione, appalti pubblici, economia circolare, gestione dell’acqua, digitalizzazione, energie rinnovabili, contrasto alla povertà energetica, turismo, istruzione, ricerca e innovazione». Per la nona tranche, invece, si prevedono interventi corposi nel settore sanitario e ferroviario. 

L’ottava rata arrivata 

A sancire l’invio dell’ottava rata è stata la «valutazione positiva sul raggiungimento di 32 obiettivi, di cui 16 target e 16 milestone». Così in una nota ufficiale Palazzo Chigi ha celebrato il traguardo e annunciato a richiesta di ulteriori 12,8 miliardi. «La richiesta segue i lavori della Cabina di regia del 22 dicembre, durante i quali è stato verificato il conseguimento di 50 obiettivi, suddivisi in 34 target e 16 milestone». Dati che, come scrive la presidenza del Consiglio, qualificano l’Italia come «capofila in Europa nell’attuazione del Pnrr, sia per numero di obiettivi raggiunti sia per importo ricevuto, che con l’ottava rata sale a 153,2 miliardi di euro, pari al 79% della dotazione totale, a fronte della media europea del 60%».

Gli obiettivi della nona rata 

«Siamo nell’ultimo miglio dell’attuazione del Pnrr», ha commentato il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti. Sono già noti gli obiettivi cui la nona rata dovrebbe contribuire, a partire dall’ambito sanitario: implementazione del fascicolo sanitario elettronico per l’85% dei medici di base, telemedicina per 300mila persone e ammodernamento delle tecnologie e degli strumenti digitali ospedalieri per 280 strutture sanitarie. Focus particolare sarà dedicato anche alle tratte ferroviarie a alta velocità, che saranno potenziate lungo le tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania. I fondi saranno poi utilizzati per ridurre i ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, arginare le perdite idriche, rinnovare la fotta di mezzi dei vigili de fuoco, rafforzare il programma di Centri per l’impiego, digitalizzare quasi 8 milioni di fascicoli giudiziari e formare docenti e personale amministrativo all’utilizzo delle nuove tecnologie. 

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