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Nuovo ponte Genova, a Renzo Piano il ruolo di supervisore

18 Dicembre 2018 - 17:33 Chiara Piselli
Costerà 202 milioni e sarà pronto per Natale 2019. Costruito dalla cordata Fincantieri, Salini-Impregilo, Italferr, sarà in acciaio e cemento armato

Ora è ufficiale. Il nuovo ponte di Genova sarà realizzato sui disegni di Renzo Piano. Costerà 202 milioni di euro e – se tutto va come promesso – sarà pronto per il prossimo Natale. All’archistar genovese va anche il ruolo di supervisore tecnico dei lavori di ricostruzione che sono stati ufficialmente assegnati alla cordata Fincantieri, Salini-Impregilo, Italferr. Un ruolo che l’architetto offrirà al cantiere a titolo gratuito, in linea con quello spirito che lo spinse a regalare il progetto del nuovo ponte alla sua città a poche settimane dal crollo del Morandi.

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Piano affiancherà il team del sindaco e commissario Marco Bucci per garantire la qualità dei lavori e verificare che ci sia massima aderenza con l’idea progettuale da lui partorita. Il nuovo viadotto sul Polcevera sarà in acciaio e cemento armato e non avrà stralli, cioé tiranti, “per motivi psicologici”: il riferimento al ponte Morandi crollato sarebbe immediato e troppo forte. I disegni di Renzo Piano: 

Il progetto

Ma che cosa ha portato la struttura commissariale guidata dal sindaco a scegliere il progetto di Renzo Piano? “La forma delle pile e dell’impalcato richiamano la prua e la sezione di una nave – spiega Bucci – dunque estetica e progettualità prendono le mosse dalla storia e dall’immagine di Genova, città di mare”. Ma il tema della sicurezza resta quello fondamentale: “Sarà un’opera di acciaio, sicura e durevole. Perché i ponti non devono crollare – dice Piano -. Sarà un ponte molto genovese, bello come è intesa la bellezza a Genova, semplice ma non banale”. 

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Intanto, alla delusione dell’altra cordata è seguita una fase di collaborazione. Il colosso di Pordenone Cimolai e l’architetto spagnolo Santiago Calatrava hanno fatto sapere di non avere alcuna intenzione di opporsi alla decisione presa dalla struttura commissariale e dunque non faranno ricorso. Non solo: la cordata si è resa disponibile ad aiutare nei lavori nel caso in cui ce ne fosse bisogno. Sempre nel nome di Genova risorta.

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