Saldi su funghi, cracker e birra, il menù della manovra

di OPEN

Una rassegna di tutti i provvedimenti riguardanti il mangiare e il bere dopo il maxiemendamento


Cracker, funghi, tartufi, ma anche birra e spezie. Questo il menù che i provvedimenti del maxiemendamento suggerisce agli italiani. Andiamo in ordine.


Per cominciare il Made in Italy sarà più tutelato dall'assunzione di 57 persone con il compito di controllare la qualità dei prodotti agroalimentari e la reputazione dei prodotti italiani.

La manovra introdurrà un taglio dell'IVA al 4% su cracker, fette biscottate, cereali interi, erbe aromatiche e spezie di uso comune. Il pranzo è servito. E come non abbinare il tutto con una buona birra, soprattutto se italiana? Il maxiemendamento ha pensato anche a questo: una riduzione del 40% delle accise per i piccoli birrifici italiani (quelli che producono meno di diecimila ettolitri l'anno).

La manovra però è per tutte le tasche. Infatti tra i nuovi commi aggiunti è possibile trovare una imposta sostituiva dell'Irpef di 100 euro per chi si occupa della raccolta di funghi, tartufi e bacche. E quanto incassato in questa attività, inoltre, non si aggiungerà a redditi provenienti da altre attività.

Per chiudere un po' di frutta non guasta. La manovra a riguardo prevede 2 milioni di euro per il 2019 e 3 per il 2020 per l'istituzione di un catasto delle produzioni frutticole nazionali. E se il dolce è la vostra passione, virate sul miele. Infatti 1 milione di euro sarà stanziato per realizzare progetti nel settore apistico.

Insomma, un menù singolare, nel quale è stata inserita qualche (non molta) attenzione all'ambiente. C'è un piccolo finanziamento alle aziende produttrici di plastica che da qui al 2021 presenteranno progetti per riciclare piatti e bicchieri monouso o per produrli con polimeri biodegradabili, specie se di origine "nazionale".