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Bimbo guatemalteco muore alla frontiera Messico-Usa

26 Dicembre 2018 - 06:56 OPEN
Felipe Gomez Alonso, 8 anni, è morto la notte di Natale vicino a El Paso, poche settimane dopo il decesso di un'altra bambina sotto la custodia delle autorità americane

Felipe Gomez Alonzo, 8 anni, è morto la notte di Natale, poco dopo mezzanotte, mentre era sotto la custodia dell’Ufficio della Dogana e della Polizia di frontiera al confine tra gli Stati Uniti e il Messico, vicino a El Paso. Il bambino, di origini guatemalteche, stava attraversando il confine americano per raggiungere il Tennessee.

La Polizia di frontiera americana ha riferito che il bambino aveva mostrato “segni di potenziale malattia” il 24 dicembre mattina ed era stato portato con il padre in un ospedale di Alamogordo, in New Mexico, dove gli  erano stati diagnosticati febbre e raffreddore. Nel pomeriggio dello stesso giorno Felipe è stato dimesso dopo che gli  erano stati somministrati degli antibiotici; poche ore ed è tornato all’ospedale, con nausea e vomito, ed è morto nella notte.

Il padre del ragazzino, Agustin Gomez, ha riferito ad un ufficiale della Polizia di frontiera che il bambino era in perfetta salute quando ha raggiunto il confine. Felipe è morto il giorno in cui è stata seppellita Jakelin Caal, 7 anni, morta l’8 dicembre sotto la custodia delle autorità americane.

Jakelin stava cercando di raggiungere l’America dal Guatemala per la “necessità di aiutare la sua famiglia”. Secondo i suoi genitori, anche Jakelin non aveva alcun problema fisico prima di raggiungere la dogana americana, dove è morta per disidratazione l’8 dicembre.

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La famiglia di Jakelin Caal, il 15 dicembre

Queste tragedie ravvicinate mettono in luce le condizioni delle strutture di detenzione alla frontiera americana. Secondo medici e attivisti sarebbero inadatte ai bambini. I centri erano stati costruiti negli anni 80 e 90 per ospitare adulti per un breve periodo di tempo. Sono chiamati “hielas”, che in spagnolo significa “cubetti di ghiaccio”, per le temperature basse che aumentano il rischio per i bambini di ammalarsi.

L’Ufficio della Dogana e Polizia di frontiera  la sera del 25 dicembre ha ufficialmente comunicato di aver bisogno dell’aiuto di altre agenzie governative per prendersi cura dei bambini posti sotto la sua custodia: gli ufficiali hanno riferito che stanno effettuando controlli medici sui ragazzini con meno di 10 anni concentrati in dogana.

Foto copertina: il funerale di Jakelin Caal, il 25 dicembre