Sea watch: Malta autorizza l’accesso alle acque territoriali

di Redazione

L’ONG con a bordo 32 migranti ha ottenuto l’autorizzazione a entrare nelle acque territoriali dopo più di dieci giorni in mare. Olanda disposta ad accettare alcuni migranti.

Dopo più di dieci giorni passati a navigare per il Mediterraneo, la nave Sea Watch potrà riparare nelle acque territoriali di Malta, ma non potrà lasciar sbarcare i naufraghi che ha raccolto. Il Governo de La Valletta ha soccorso la nave dell'Ong tedesca che il 22 dicembre aveva salvato 32 migranti in mare. La nave era stata rifiutata da tutti, compresa l'Italia, finché il governo maltese, che in precedenza l'aveva confinata a 12 miglia nautiche dalle sue coste, ha deciso di lasciarla avvicinare, visto l'arrivo imminente di un'ondata di maltempo.Dopo poco è arrivata anche la conferma di Sea Watch via Twitter.


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Secondo il Times of Malta, l'autorizzazione è stata concessa dopo che i medici a bordo della nave umanitaria hanno lanciato l'allarme circa le condizioni sanitarie dei migranti a bordo, in pericoloso peggioramento. Sempre secondo il quotidiano maltese, le scorte di cibo e di acqua scarseggiano e molti dei naufraghi, tra cui ci sono anche dei bambini, soffrono di forte mal di mare.

Mercoledi 2 gennaio, trecento accademici hanno firmato una petizione nella quale chiedono all'Unione Europea di soccorrere i migranti in mare e di aprire i porti alle navi Ong Sea-Watch e Sea-Eye. Dopo l'apertura parziale di Malta, l'Olanda ha annunciato di essere pronta ad accogliere alcuni tra i 32 migranti a bordo della Sea-Watch. Times of Malta ha riportato le parole del portavoce del Ministero per la Sicurezza e Giustizia Olandese secondo cui saranno accettate "un numero proporzionale…a patto che anche gli altri Paesi europei accettino."

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