Stasera in Tv: film e programmi del 17 gennaio 2019

di OPEN

Da  «American Pastoral» a «Shining», passando per «Gli Uccelli» e  il recupero di «Bojack Horseman»

Le citazioni per parafrasare il ritorno in campo di Silvio Berlusconi sono esaurite: da Tomasi di Lampedusa («Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi») a Stanley Kramer(Indovina chi viene a cena), la letteratura e il cinemasembrano calzare a pennello a un personaggio come quello del Cavaliere.La tentazione di stuzzicare ancora un po' la fantasia, però, è forte. Dunque, ecco i consigli di Open per una serata a tema.


Iniziamo da una delle sue creazioni: Mediaset. A mezzanotte e mezza andrà in onda su Canale 5 American Pastoral, per la regia di Ewan Mcgregor (2016). Il film è tratto dall'omonimo libro di PhilipRoth del 1997, vincitore del premio Pulitzer per la narrativa. Segue la vita di Seymour Levov, detto Lo Svedese, tra una giovinezza benedetta dal talento cristallino e una maturità sconvolta dalla militanza della figlia. Figura mastodontica della letteratura contemporanea, Levov è l'espediente perfetto per raccontare il manifestarsi improvviso di quella «quota di infelicità» che spetta a tutti, «prima o poi».
Chiaramente, nella classica querelle tra libro e film la questione non dovrebbe nemmeno porsi, ma è comunque una buona scusa per recuperare una delle storie che ha definito la nostra cultura più recente, e che ci ha lasciato una delle consapevolezze più grandi: «Capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando».


«Wendy, sono a casa amore!». In seconda serata su Rete 4 c'è Shining (1980) di Stanley Kubrick. Il capolavoro del regista, sceneggiatore e produttore statunitense cade a fagioloper questo giovedì sera di metà gennaio, quando le motivazioni per arrivare al fine settimana stanno pian piano cadendo nell'oblio. E dunque, ripetiamo il mantra: troppo lavoro e poco svago rendono Jack un ragazzo pazzo, annoiato, cattivo. Ecco perché una tappa al bar di fiducia è d'obbligo prima di tornare sul divano a godersi il grande classico.
E poi, come si dice: il giovedì è il nuovo venerdì.

«Aprono le ali/Scendono in picchiata atterrano/Meglio di aeroplani/Cambiano le prospettive al mondo», cantava Franco Battiato nella sua Gli Uccelli(1981). Continuando sul filone dell'horror e della paranoia, su Sky Cinema Premium la seconda serata offre gentilmente Gli uccelli di Alfred Hitchcock (1963).Uno stormo di volatili si accanisce senza apparente motivo su una cittadina della California, costringendola a rivedere i ritmi delle sue abitudini e i legami tra i suoi abitanti.Tralasciando la maestria del regista, che riesce a districarsi come pochi tra richiami politici, religiosi, sociali ed ecologici, la metafora con l'attualità è talmente lampante che non c'è bisogno di aggiungere altro.
Fatti salvo perun'informazione di servizio: la colonna sonora di Bernard Herrmann è composta unicamente di rumori e versi di uccelli, lavorati e rielaborati sullo stridente gusto horror dell'epoca.

Su Netflix c’è un documentario realizzato da Antongiulio Panizzi e condotto da Alan Friedman: il titolo è My Way, e il soggetto è sempre lo stesso della serata, Silvio Berlusconi. Ma se invece di tornare sulla causa avete voglia di indugiare sugli effetti, e seil crossover tra letteratura, cinema e realtà stava iniziando a piacervi,il consiglio è di riprendere una delle le 5 stagioni di Bojack Horseman. La serie animata, prodotta da Netflix e scritta da Eaphael Bob-Waksberg, è una delle opere contemporanee che riesce meglio a bilanciareattualità e letteratura.I personaggi sono tanto narrativamente funzionanti quanto verosimili – grazie anche alla scelta di mescolare figure umane a figure animali. L'unico che sbrodola fuoridel reale è Bojack, il protagonista, che raccoglie in un unico corpo (di cavallo) il dolorosodeclino del sogno liberale.

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