Conte alla comunità ebraica di Roma: «Fermiamo il degrado della convivenza civile»

A una settimana dal Giorno della Memoria il Presidente del Consiglio ha ricordato le vittime dell’attentato alla sinagoga di Roma del 1982

Durante la sua visita alla Sinagoga di Roma, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha denunciato «un progressivo degrado della convivenza civile a cui porre argine», dimostrato da  episodi di antisemitismo e di intolleranza. Il premier ha confermato «l'impegno dell'Italia nella lotta a ogni forma di discriminazione e di intolleranza. Questo governo – ha detto -  farà la sua parte anche sul fronte interno».


Nel suo discorso ai vertici della comunità ebraica romana, Conte ha reso omaggio alle vittime dell'attentato alla Sinagoga del 1982, in cui morì un bambino di due anni e altre 37 persone rimasero ferite, ricordando – a proposito dell'Olocausto - che «il silenzio non è la risposta all'abisso del male». «La memoria dei sopravvissuti ai campi di sterminio – ha detto – ha bisogno di parole per giungere fino a noi come monito. Come è possibile che nella culla dei diritti si sperimentasse un ottundimento delle coscienze di tale portata?».