Sea Watch, governi, Ong ed Europa: il grande scaricabarile

Ci risiamo, una nave di migranti, e il solito balletto. È un gioco sporco, in cui ciascuno cerca di lucrare il suo vantaggio, in cui nessuno rispetta le regole, tutte, e non solo quelle che gli fanno comodo. Se dei disperati  possono partire partire dall’Africa e finire su una nave di soccorso è responsabilità delle autorità libiche.


Se quelle navi di soccorso, ingaggiate dalle organizzazioni non governative, fanno rotta dove ritengono più utile o conveniente, non solo dal punto di vista dei migranti che hanno a bordo, senza seguire indicazioni o divieti, è  responsabilità di quelle Ong.


Se le autorità maltesi fanno finta di non vedere sistematicamente  quel che transita attorno all’Isola è responsabilità loro. Se le autorità italiane si fanno vanto di tenere i porti chiusi, convocano l’ambasciatore olandese perché la nave batte bandiera di quel paese, e indicano provocatoriamente il porto di Marsiglia come approdo obbligato, quelle nostre autorità giocano elettoralmente sulla pelle di persone che non possono essere ridotte a carne da propaganda.

Dire “da noi no, da loro sì” è una linea di conflitto totale adatta a chiamare l’applauso dell’opinione pubblica, non a governare un problema. E lo stesso vale, specularmente, per quei sindaci che annunciano “ci penso io”, come se davvero lo potessero fare.

Ma la responsabilità più grande, e imperdonabile è quella dell’Europa, così incapace, furbastra e inattiva – che doveva e poteva governare per tempo il fenomeno, in termini di accoglienza, inserimento e respingimenti, e non ha mai voluto né saputo farlo.

E così ha degradato una questione epocale a rissa tra Stati, a un elettoralistico Giochi senza frontiere in cui ciascuno sta dando il peggio di sé, con un occhio ai sondaggi e l’altro pure.

Nell’antica Roma la gente accorreva al Colosseo per vedere simili spettacoli, e esultava quando l’imperatore faceva “pollice verso”. Duemila anni dopo quanti passi avanti abbiamo fatto? Forse sarebbe il caso di togliere tutte quelle stelle dalla bandiera europea, e sostituirle col simbolo più appropriato: lo scaricabarile.