Sanremo 2019: plagio o campionamento? Frankie Hi-Nrg Mc spiega la differenza

Tutto è partito da un tweet sul brano di Achille Lauro, Frankie ci spiega la differenza tra plagio e campionamento. Una lezione per seguire Sanremo

Il 5 febbraio 2019 alle 23:40 Frankie Hi-Nrg Mc ha pubblicato un tweet in merito alla canzone di Achille Lauro definendolo «Il pezzo più fico del Festival». Poco dopo un utente ha sostenuto che sia simile al brano «1979 degli Smashing Pumpkins», scatenando Frankie che ha lanciato un tweet provocatorio in merito a quello che lui definisce «quel brutto sport» che da anni viene praticato durante il Festival: «l’insinuare il dubbio che ci sia un plagio». Contattato da Open, ha spiegato la differenza tra «plagio» e «campionamento».


In una lunga telefonata, Frankie Hi-Nrg Mc ci ha spiegato molti aspetti del mondo della musica legati a questo tema, ma quello che ha cercato di chiarire è che c’è bisogno di un pubblico consapevole, che conosca le dinamiche e come ci si deve comportare anche nel rispetto degli autori, anche nei confronti di Achille Lauro nonostante non ne sia un particolare estimatore apprezzandone di fatto e oggettivamente il suo brano.


Parola a Frankie Hi-Nrg Mc

Una semplice assonanza non può essere giudicata come plagio. Nel mondo della musica, quando campioni qualcosa, devi chiedere il permesso alla persona che detiene i diritti di un brano, dandoti il permesso di utilizzarlo. Si fa un contratto, si negoziano i diritti di autore, le royalties, ed è un argomento di ampia negoziazione. Il plagio non implica il permesso, di fatto si prende la canzone di qualcuno e la si spaccia per propria. È un’operazione diversa dove il pentagramma di quel brano è uguale, le note sono le stesse o trasposte in un determinato intervallo, ma sono la stessa cosa. Nel momento in cui una cosa assomiglia all’altra non potrà essere oggetto di plagio.

Nel momento in cui una cosa assomiglia all’altra non potrà essere oggetto di plagio. Nel caso della canzone di Achille Lauro, Rolls Royce, c’è il sapore di molte altre canzoni, tra le quali quella degli The Smashing Pumpkins che hanno indicato gli utenti. Non è stata l’unica, ne hanno indicate altre tre o quattro. Bene, quando un brano assomiglia a tante altre vuol dire che non è un plagio.

In quanto cantante e operatore in questo ambito mi permette di guardare tutto con un occhio differente, più tecnico, più smaliziato, meno umorale, meno di pancia, un atteggiamento più maturo che bisognerebbe diffondere. Il problema è che ci troviamo interrogazioni parlamentari perché improvvisamente scoprono che i ragazzini ascoltano parole sconvenienti e iniziano a parlare di censura. Aiuto! No, non funziona così anche perché se questo modo di fare venisse applicato dovremmo cancellare la storia della musica.

Ogni volta che facciamo un passo indietro scopriamo che il Trio Lescano diceva cose popolari, ma erano sconvenienti per il loro periodo. Mozart faceva cose sconvenienti, aveva delle aperture popolari che erano intolleranti per le corti. Non è con la censura che si va avanti. Bisogna educare il pubblico a migliorare la qualità di quello che ascolta, ma questo è un lavoro che deve partire dalle famiglie, dallo Stato, dalle istituzioni, dal privato. Diventiamo un popolo un po’ più adulto, invece ci vantiamo di non saper parlare inglese.

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