Il fotografo italiano Gabriele Micalizzi è stato ferito in Siria

Secondo le prime informazioni, Micalizzi sarebbe stato ferito alla testa mentre lavorava su un edificio bersagliato da colpi di kalashnikov. Il fotografo non è in pericolo di vita ed è già su un volo per Bagdad

Gabriele Micalizzi sarebbe rimasto ferito in Siria, nella zona di Dayr az Zor, dove centinaia di miliziani dell'Isis asserragliati nell'ultimo bastione si oppongono all'avanzata delle forze filo-Usa, determinate a spazzare via lo Stato islamico dal Paese. Il fotografo trentaquattrenne, secondo le prime informazioni, sarebbe stato ferito alla testa e ricoverato in un ospedale della zona, nella base di “Omar Field". Micalizzi non sarebbe in pericolo di vita e verrà rimpatriato quanto prima in Italia. «È già a bordo di un elicottero della Coalizione internazionale in volo verso Baghdad», ha riferito all'ANSA Alessandro Sala, del collettivo CesuraLab, affermando che il collega è «stato ferito gravemente al volto da schegge di Rpg». 


Il fotografo italiano, secondo quanto si apprende, stava lavorando con un collega della Cnn su un edificio che sarebbe stato bersagliato da colpi di kalashnikov. Micalizzi è uno dei fondatori del collettivo Cesuralab, sotto la guida di Alex Majoli, ora direttore della prestigiosa agenzia Magnum. Il giovane reporter è stato definito da Esquire:«il fotogiornalista di guerra che tutti cercano, dai grandi magazine alla moda». Nel suo lavoro, Micalizzi ha seguito le rivolte in Tunisia, la guerra in Siria e Afghanistan. Nel 2016 ha vinto il Master of Photography, poi è partito per la Siria. 


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