Chi è Theodore McCarrick, l’ex arcivescovo colpevole di pedofilia e «spretato» da Papa Francesco

di OPEN

McCarrick è stato uno degli uomini del clero più influente degli Stati Uniti. Bergoglio lo ha ridotto, con sentenza inappellabile, allo stato laicale. Una decisione unica nella storia della Chiesa cattolica e importante in vista del summit sugli abusi previsto in Vaticano dal 21 al 24 febbraio

Theodore Edgar McCarrick, ex arcivescovo emerito di Washington, ha perso le sue funzioni ed è stato ridotto da Papa Francesco a stato laicale con una decisione definita «inappellabile». Questo significa che l'uomo, un tempo una delle personalità più influenti della Chiesa statunitense, ha perso ogni carica, e non è più nemmeno sacerdote. L'ex arcivescovo è stato riconosciuto colpevole di molestie (durante una confessione), abusi sessuali su adulti e minori e abusi di potere.


«Essere spretato» è considerata la massima pena per un uomo di Chiesa. McCarrick è stato al centro del cosiddetto dossier Viganò in cui l'arcivescovo Carlo Maria Viganò ha chiesto le dimissioni di Papa Francesco e ha accusato il Pontefice di aver coperto alcuni casi di pedofilia interni alla Chiesa tra cui quello dell'ex arcivescovo di Washington.


Theodore McCarrick è nato a New York nel 1930. Alle fine degli anni '70 è stato nominato vescovo ausiliare di New York dove prima è stato sacerdote. È stato proprio nei suoi anni di servizio nella Grande Mela che avrebbe violentato un diciassettenne. L'accusa è stata resa pubblica soltanto nel 2018. Papa Francesco aveva deciso allora di togliergli la porpora, accettando le sue dimissioni da cardinale. McCarrick si era ritirato a vita privata.

Chi è Theodore McCarrick, l'ex arcivescovo colpevole di pedofilia e «spretato» da Papa Francesco foto 1

I casi di violenza sessuale

Lo scorso dicembre un uomo della Virginia ha accusato McCarrick di averlo molestato, quando aveva undici anni, durante una confessione. Tra gli anni '90 e inizio 2000 diversi vescovi statunitensi avevano ricevuto segnalazioni su McCarrick ma questo non gli aveva impedito di ricoprire le cariche più alte. Nel 2001 Papa Giovanni Paolo II lo ha scelto come cardinale di Washington. Considerato molto vicino ai presidenti statunitensi, in Italia McCarrick aveva stretto un legame con Giulio Andreotti.

Ora il congresso della Congregazione per la dottrina della fede ha emanato il decreto conclusivo del processo penale, dichiarandolo colpevole di «sollecitazione in Confessione e violazioni del sesto comandamento del Decalogo con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere, pertanto gli è stata imposta la pena della dimissione dallo stato clericale».

Papa Francesco «ha riconosciuto la natura definitiva, a norma di legge, di questa decisione, la quale rende il caso res iudicata, cioè non soggetta ad ulteriore ricorso». Una scelta che non ha precedenti nella storia della Santa Sede e che può essere considerato un segnale forte in vista del summit sugli abusi previsto in Vaticano dal 21 al 24 febbraio

Leggi anche: