Musei, al via la riforma Bonisoli: addio (parziale) alle domeniche gratis e sconti per i giovani

di OPEN

Parte il 28 febbraio 2019 la riorganizzazione degli ingressi nei musei statali. Ecco tutte le novità previste dal decreto 

Ci siamo quasi: tra pochi giorni partirà la riforma voluta da Alberto Bonisoli,ministro dei Beni e delle Attività Culturali, che prevede una riorganizzazione per gli ingressi gratis ai musei. La prima modifica che salta agli occhi èil parziale addio agli ingressi liberiogni prima domenica del mese, voluti dall’ex ministroDario Franceschini. La promozione sarà valida soltantosoloda ottobre a marzo, ma il ministroha previsto anche altre giornate gratuite.


Da giovedì 28 febbraio,i musei potranno decidere liberamente di istituire altre otto giornate gratuite, in aggiunta a quelli programmati a livello nazionale. I direttori potranno sceglieredi aprire le porte dei musei in alcuni giorni che potrebbero coincidere con feste locali o ricorrenze specifiche dei vari comuni, e che potranno essere organizzatein specifichefasce orarie. Inoltre Bonisoli ha riconfermatola settimana dei musei gratis, che quest’anno andràdal 5 al 10 marzo. In totale, dunque, le giornate a ingresso gratuito potrebbero salire potenzialmente da 12 a 20, a seconda di quanto (e se) i singoli enti decideranno di sfruttare l’occasione.


Musei, al via la riforma Bonisoli: addio (parziale) alle domeniche gratis e sconti per i giovani foto 1

Il decreto prevede anche degli scontiper i giovani tra i 18 e 25 anni, che invece di pagare a prezzo ridotto, potranno contare su un prezzo fisso di 2 euro. Da quanto si apprende dai comunicati del Ministero, non verranno intaccati i benefici già esistenti per alcune categorie di studenti e docenti. «Il decreto, come da regolamento già in vigore – ha dichiaratoil ministro – conserva le gratuità per tutti i minorenni e per alcune tipologie di studenti e docenti, oltre che per categorie già protette in passato come i portatori di handicap. Inoltre, a meno che non si sia in possesso del requisito per la gratuità, riduce ulteriormente il biglietto ai giovani dai 18 ai 25 anni che pagheranno sempre e soltanto due euro».

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