Fare meno figli per salvare l’ambiente? La domanda di Ocasio-Cortez che scuote le coscienze

Essere di meno aiuterebbe il pianeta: nel 2050 saremo 10 miliardi e il nostro impatto sul clima sarebbe insopportabile. Ma è giusto spingere la popolazione mondiale a rinunciare a maternità e paternità? 

Alexandria Ocasio-Cortez, stella nascente del Partito Democratico americano e neo-eletta al Congresso, ha dichiarato in una recente intervista, che è legittimo domandarsi se sia giusto fare figli considerate le problematiche legate al cambiamento climatico. La deputata democratica, che propone uno dei programmi più radicali in materia ambientale, si riferisce alla teoria secondo cui per lottare contro le emissioni di CO2, la soluzione potrebbe essere quella di limitare la popolazione mondiale. «Praticamente tutti gli scienziati sono d’accordo sul fatto che le vite dei nostri bambini saranno molto difficili e questo porta i giovani a porsi una domanda legittima, è giusto continuare a fare figli?», ha chiesto Ocasio-Cortez durante l’intervista.


Lanciando questo quesito ai suoi 2,5 milioni di follower, Ocasio-Cortez ha messo il piede su un terreno molto delicato. La questione sta emergendo tra coloro che hanno particolarmente a cuore le questioni ambientali. Un recente studio dell’Università di Lund, pubblicato sull’Environmental Research Letters, mostra che il miglior modo possibile per limitare le emissioni di CO2 è fare meno figli. Come previsto dagli accordi sul clima di Parigi, le emissioni di carbonio devono scendere a due tonnellate di CO2 per persona entro il 2050 per fermare la sesta estinzione di massa. Essere meno aiuterebbe: secondo l’ONU, nel 2050 saremo infatti 10 miliardi sulla terra e il nostro impatto sul clima non sarebbe sopportabile.


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Lisa Hymas, una delle fondatrici delle GINKs, donne che scelgono di non avere figli per ragioni ecologiche, ha affermato che la contraccezione costa cinque volte meno dei metodi convenzionali per lottare contro il cambiamento climatico. «Bisognerebbe riflettere di più prima di intraprendere una maternità. Si tratta di una scelta che va al di là di un bisogno personale ed egoista, e che deve tenere conto dell’interesse di tutti», ha affermato Hymas durante un’intervista con TV5 Monde.

Voci critiche affermano però che sarebbe più giusto concentrarsi sul sovra-consumo e affermano che delegare la lotta al cambiamento climatico a scelte individuali riduce la pressione sui veri responsabili. L’inazione dei governi o l’inquinamento delle multinazionali che utilizzano combustibili fossili sarebbero pericolosamente scagionati.

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Ocasio-Cortez non sta incoraggiando i giovani ad avere meno figli né attribuendo la responsabilità del cambiamento climatico al loro desiderio di genitorialità. Con il suo ambizioso programma ambientale, il Green New Deal, Cortez conta di agire non con incentivi individuali ma con restrizioni legislative sui grandi inquinanti e ad alimentare completamente l’America con energie rinnovabili entro il 2030. La questione che solleva è però interessante: vogliamo davvero introdurre nuovi umani in un mondo costantemente riscaldato dalla passività della politica? Davvero vogliamo esporre i nostri figli al rischio di essere uno di quei bambini sempre più spesso uccisi da catastrofi naturali?

Probabilmente no, ma l’umanità continuerà a diventare madre e padre, come ha fatto durante le peggiori guerre, carestie e persecuzioni. Perché se c’è una cosa che i bambini non smettono di dimostrare, a partire da Greta Thunberg e i suoi compagni di #Fridaysforfuture, è che è su di loro che dobbiamo scommettere per sperare e per cambiare.

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