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Popolo unico, chi sono i «Free Vax» che hanno «schedato» i genitori di un bimbo immunodepresso

19 Marzo 2019 - 06:18 Juanne Pili
Viaggio nel mondo sovranista e individualista del Popolo unico, tra tesi di complotto, autocertificazioni fasulle, genitori schedati e presunti codici militari segreti nascosti nelle nostre tessere sanitarie

In questi giorni vi abbiamo raccontato la storia di due vittime della furia «Free vax» sui social: da una parte i genitori di Fabio, bambino immunodepresso che non poteva andare a scuola perché molti suoi compagni non erano vaccinati; dall’altra Daniele Cereda, ragazzo con la sindrome di Asperger che da sempre si batte contro la disinformazione No Vax. Fabio e Daniele hanno una cosa in comune: sono stati attaccati dal «Popolo unico», un filone cospirazionista alimentato da diversi gruppi eterogenei. Alcuni di questi gruppi hanno «schedato» i genitori e un familiare di Fabio, accusandoli di essere attori pagati per difendere i vaccini. Oggi vi raccontiamo chi sono e perché le loro convinzioni non hanno fondamento.

Il regno sovrano di Gaia

Prima di addentrarci nel mondo del Popolo unico vale la pena capirne le origini, dalle quali solo in parte oggi si discostano. Con grande imbarazzo di vigili urbani e guardie cantonali di tanto in tanto sulla cronaca sono comparse tracce dei membri del «regno sovrano di Gaia»: persone che di fronte a una multa si proclamano «sovrani individuali» o cercano di passare la frontiera di un paese straniero proclamandosi «cittadini di Gaia».

Tutto nasce diversi anni fa, con una teoria del complotto che unisce vecchie tesi a più recenti suggestioni New age. Si chiama «One People’s Public Trust» (Oppt), una sorta di «sovranismo individualista» che ha trovato terreno fertile anche in Italia. Secondo questa tesi non possono esistere Stati sovrani, bensì enti commerciali in cui ogni cittadino è apolide e può proclamarsi «ente commerciale di se stesso». Questo permetterebbe loro di non pagare tasse, mutui, multe.

La «burocrazia alternativa» del Popolo unico

Il Popolo unico nasce da questo calderone di sovrani individuali, che assorbe anche varie tesi del complotto. Le pagine e i gruppi attivi sui social, generalmente, si riconoscono anche per il simbolo del fiore di loto. A loro basta inviare agli uffici dell’Anagrafe un documento di «esistenza in vita» e di «legale rappresentante» di sé stessi.

Si va a creare così una sorta di burocrazia parallela che scimmiotta quella «ufficiale», da cui vogliono liberarsi, trascurando il fatto che vivere da apolidi non è proprio una passeggiata, come testimonia il calvario burocratico a cui sono sottoposte molte persone che chiedono il permesso di soggiorno. Non si può da un lato pretendere di non partecipare alla società e contemporaneamente godere degli istituti di assistenza previsti per chi gode della piena cittadinanza.

Le presunte origini truffaldine

Per quanto riguarda la concezione economica, nella mente dei membri del Popolo unico ognuno di noi sarebbe una quota del debito pubblico. Come se le nostre vite fossero dei titoli finanziari in mano agli Stati, che sarebbero a loro volta delle società per azioni in piena regola. Ma se andiamo a vedere le vicende giudiziarie dei tre principali guru della Oppt, da cui tutto è partito, ci rendiamo conto che in parte questa tesi potrebbe avere origini truffaldine, studiate appositamente per truffare persone facilmente manipolabili.

Karl Langenstein è stato accusato di frode dal Governo svizzero nel 2001, per aver convinto tre persone a elargire 5 milioni di dollari da investire in un «High Yield Investment Program». Charles Miller è stato condannato nel 1998 a 12 anni di carcere per aver emesso assegni fasulli per l’ammontare di 30 milioni di dollari. Miles Julison è stato condannato a 4 anni di reclusione nel 2013 per aver presentato due richieste fasulle di rimborso delle imposte, possiamo immaginare con quali argomentazioni.

Popolo unico, tra bufale, complottismo e anti-vaccinismo

Le bufale negli eterogenei gruppi social e blog che si ispirano alla dottrina del Popolo unico si sprecano, producendo anche sentenze mai emesse che rafforzano le loro convinzioni. Le più gettonate riguardano il blocco dei pignoramenti, sfruttando la forza emotiva dei fatti di cronaca in cui le persone perdono la propria casa, tristemente frequenti nei periodi di crisi economica.

20 Maggio 2015: bloccato il pignoramento di una casa a Sassari, tramite ricorso costituzionale, per violazione dei diritti umani … Si chiede alla Consulta se valga più la vita e la dignità della persona umana o la libertà d’impresa e di profitto … E per giunta senza dover ricorrere ad un Avvocato, il ricorso è stato presentato direttamente dalla persona pignorata!

In realtà le sentenze prodotte dalla «burocrazia parallela» del Popolo unico non sono altro che semplici lettere di richiesta del blocco dei pignoramenti, inviate ai tribunali. Queste richieste, secondo i membri del Popolo Unico, diventano sentenze perché – come abbiamo ricordato – nella loro ottica ogni cittadino è l’avvocato di se stesso e può magicamente sfuggire alle proprie responsabilità, magari smettendo di pagare le rate del mutuo.

Già da diversi anni i colleghi di Butac avevano individuato commistioni tra Popolo unico e la tanto abusata «libera scelta di vaccinare», che così presentata può anche sembrare legittima, se non fosse che il problema sta nel fatto che «scegliere di non vaccinare» viola pesantemente la libertà altrui, specialmente quella dei più piccoli, fino a minare il diritto alla salute.

Un’altra tesi spesso condivisa dai membri del Popolo unico è quella in base alla quale nella nostra tessera sanitaria si nasconderebbero «codici segreti militari e aeronautici». Effettivamente il codice a barre utilizza dei codici in comune con quelli usati da tutti, perché sono degli standard internazionali. Grazie a standard analoghi possiamo tutti usufruire della rete internet (che nasce proprio in ambito militare), rendendo compatibili i dispositivi che utilizziamo.

In conclusione riportiamo quanto scriveva Mad Master su Debunking.it riguardo ai legami tra tesi cospirazioniste, Popolo unico e varie analogie coi movimenti settari, dandoci una cifra di quanto possa degenerare un fenomeno in rete, fino a mettere a serio rischio la salute e la sicurezza degli altri, anche se spesso le tesi che portano avanti possono solo far sorridere:

Il meccanismo è sempre lo stesso, uno o più guru, abili nel comunicare e imbonire chi non ha gli strumenti logici, critici e tecnici per comprenderne gli inganni, si costruiscono un seguito promettendo ai seguaci di poter sfuggire per lo più dalle richieste di riscossione dei debiti avanzate dagli istituti preposti e più in generale dal dover sottostare alle regole alle quali sottostanno le persone “comuni”. Possiamo fare molti esempi tra OPPT, Popolo Unico, Popolo della Madre Terra, Sovranisti e così via, tutti gruppi che spesso rivendicano di avere più ragione degli altri e che quasi sempre sono in conflitto l’uno con l’altro.


In un gruppo che si rifà al Popolo unico un utente terrapiattista contesta l’immagine della “terra globo” nelle loro banconote alternative

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