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Notre Dame, i modelli di Assassin’s Creed possono essere usati per ricostruirla? Forse no, ma aiutano a ricordarla

17 Aprile 2019 - 06:50 Valerio Berra
Da quando è cominciato l'incendio nella cattedrale, in rete hanno iniziato a circolare diversi video che ritraevano un monumento diverso, fatto di pixel. È la Notre Dame che compare nella mappa di «Assassin's Creed: Unity». Sembra davvero simile all'originale, ma non è perfettamente uguale

Un modello completo della cattedrale di Notre Dame. Una riproduzione in pixel perfetta in ogni suo dettaglio. Non bisogna iniziare a svilupparla per capire come coordinare i lavori per il restauro. Esiste già, ed è stata negli schermi di milioni di giocatori.

Nelle ore dopo l'incendio della cattedrale di Parigi, fra i vari hashtag che sono comparsi su Twitter accanto a #NotreDame c'è stato quello #AssassinsCreedUnity. Il gioco, rilasciato da Ubisoft nel 2014, è l'ottavo capitolo della saga di Assassin's Creed. È ambientato a Parigi negli anni in cui la rivoluzione francese avrebbe cambiato per sempre la storia della Francia. Qui infatti esiste una copia quasi del tutto completa di Notre Dame.

Una cattedrale ricostruita in 3D

I tetti blu della capitale francese, le strade dove il fango lascia appena affiorare le pietre e poi vicoli, tanto bui e polverosi quanto erano grandi e pieni di luce i palazzi dei nobili. La Parigi ricreata da Ubisoft è una versione estremamente realistica di com'era la città alla fine del XVIII secolo. Soprattutto per i suoi monumenti più importanti.

https://twitter.com/statuses/1117980013574311937

Quando gli sviluppatori hanno dovuto riprodurre Notre Dame per inserirla nel gioco, hanno deciso di prestare attenzione a ogni singolo dettaglio. Il monumento virtuale non è una riproduzione in versione a fumetto, ma il risultato di uno studio accurato.

A condurlo è stata Caroline Miousse che per due anni ha studiato insieme a uno storico i progetti, i disegni e i racconti sulla cattedrale, cercando i costruire un modello il più possibile fedele all'originale. Questa attenzione è una costante nella saga di Assassin's Creed. Un esempio è la Firenze rinascimentale messa in scena nel secondo episodio.

Due sono le particolarità dello studio condotto da Miousse. La prima è che la disegnatrice non aveva mai visto Notre Dame prima di iniziare a lavorare alla sua ricostruzione per Assassin's Creed: Unity. La seconda è che molte opere d'arte presenti nella struttura erano protette da copyright. Caroline Miousse e la sua squadra hanno dovuto quindi modificare diversi elementi per poter ricostruire tutta la struttura senza violare i diritti.

https://www.youtube.com/watch?v=4yUL8VGF3Lc

Quando, dopo tutto il suo lavoro, Miousse è entrata per la prima volta a Notre Dame si è portata le mani alla bocca per coprire il sorriso come spiega alla rivista specializzata Destructoid.com: «Ho pensato di aver raggiunto un obiettivo importante. È stata la conferma di aver lavorato bene».

Il sogno dei gamer: usare quei progetti per la ricostruzione

In queste ore i fan della Serie Assassin's Creed stanno postando in rete video tributi alla cattedrale. Su YouTube basta digitare “Assassin” per avere subito tra i video suggeriti quelli in cui il protagonista si aggira furtivo sulla cattedrale che domina l'Île-de-France.

Nel gioco la struttura viene immortalata in un periodo particolare della sua storia. Al suo interno, infatti, non si celebra la Messa: il popolo la usa come base per incontrarsi e ascoltare i capi della rivoluzione.

In rete ora si possono trovare anche utenti che propongono di usare i modelli 3D del gioco per la ricostruzione. Ma è evidente che il fatto, per quanto accurata, quella di Ubisoft sia una elaborazione studiata per restituirle ai gamer un ambientazione avvolgente.

La cattedrale non è stata studiata “dal vero”, alcune parti sono state rimaneggiate per evitare problemi con il copyright e altre ancora sono state aggiunte anche se alla fine del '700 non erano ancora presenti.

Eppure, per adesso basta questo. Basta sapere che c'è un posto in cui si può ancora guardare il sole che attraversa le vetrate di Notre Dame. Anche se, per entrarci, bisogna prendere una carrucola, scassinare una finestra e calarsi da una delle volte.

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