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Siri, l’uomo della flat tax leghista, indagato per corruzione

18 Aprile 2019 - 08:33 Redazione
Avrebbe intrattenuto rapporti con un imprenditore da tempo monitorato dalla direzione distrettuale antimafia

Il senatore leghista e sottosegretario di Stato per le Infrastrutture, Armando Siri, è indagato per corruzione dalla procura di Roma insieme ad altre 9 persone. Secondo l’accusa, avrebbe preso delle tangenti per cambiare una norma del Def 2018, favorendo l’erogazione dei contributi per le imprese che operano nelle energie rinnovabili. La norma in questione non è mai stata approvata.

Il soldi sarebbero arrivati a Siri da Vito Nicastri, imprenditore di Trapani attivo nel settore dell’energia eolica, e considerato un prestanome del boss latitante Matteo Messina Denaro. Il sottosegretario, però, non avrebbe avuto rapporti direttamente con lui. A fare da tramite, secondo l’accusa, sarebbe stato l’ex deputato di Forza Italia Paolo Arata, responsabile del programma della Lega sull’energia. Siri, inoltre, non sarebbe stato a conoscenza del fatto che Arata era in contatto con Nicastri.

Questa mattina – 18 aprile – ci sono state diverse perquisizioni a Roma e a Palermo, negli uffici dell’assessorato all’Energia della Regione Sicilia. L’inchiesta è condotta dai pm Mario Palazzi (a Roma) e dal magistrato Gianluca De Leo (a Palermo). Alle 11 la procura di Roma ha convocato una conferenza stampa, nella quale saranno diffusi maggiori dettagli.

Chi è Armando Siri

Genovese, 47 anni. In passato, il sottosegretario ha patteggiato una condanna a 4 anni per bancarotta. Oltre a essere il consigliere economico di Salvini, è il principale promotore della flat tax. Di lui si è occupato recentemente anche il programma di inchiesta Report che ha dedicato una puntata ai corsi di formazione politica dell’università della Lega.

«Con 590 euro e 6 domeniche – scrivono i giornalisti di Report – [la Lega] promette di formare il politico perfetto. In cattedra docenti di tutto rispetto; apre e chiude i corsi Matteo Salvini; le quote, però, non vanno al partito, ma a un’associazione legata al sottosegretario ai trasporti Armando Siri e fondata tra gli altra da una massaggiatrice e una chiropratica».

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