Ilva, consigliere comunale di Taranto contesta Di Maio: «Luigi, la gente non vi crede più»

di OPEN

Massimo Battista, ex del Movimento 5 Stelle, attacca il ministro del Lavoro durante il tavolo per l’ex Ilva nella città pugliese: «Parlavamo di chiusura. Quando si porta la macchina dal meccanico, la macchina va spenta».
 

La Tav e l’Ilva. Due parole che sono diventate negli ultimi mesi lo spauracchio del Movimento 5 Stelle. Dopo una campagna elettorale all’insegna delle promesse ambientaliste, i passi indietro sull’interruzione dell’alta velocità Torino Lione e sulla chiusura dello stabilimento di Taranto hanno indignato e allontanatoparte dell’elettorato grillino.


«Luigi, quando si porta la macchina dal meccanico, la macchina va spenta. Non si fa la conversione di un impianto del genere. Va chiuso». Lo ha detto Massimo Battista, il consigliere comunale di Taranto che fino a poco tempo fa rientrava nelle liste del partito trainato da Luigi Di Maio. Battista è stato l’ultimo ad aver preso parola contro il Movimento: proprio in occasione del tavolo per l’Ilva nella sua città del 24 aprile, dove era presente lo stesso Di Maio e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, Battista ha sfogato tutta la sua frustrazione.


«Ti dò del tu, che visto che tanto uno vale uno», ha detto. «Il 5 settembre hai accelerato la chiusura dell’accordo tra Mital (la compagnia che ha assunto la gestione dell’Ilva, ndr) e i sindacati. Oggi apprendo che tu hai affermato di non aver mai parlato della chiusura dello stabilimento e che non avresti mai mandato 20.000 persone a casa».

Lo scorso 18 febbraio, i tre deputati tarantini del Movimento Alessandra Ermellino, Gianpaolo Cassese e Giovanni Vianello avevano dichiarato di non aver mai utilizzato la formula ‘Ilva chiusa’ nelle campagne elettorali. I grillini erano stati contestati da un gruppo di cittadini ambientalisti: «Siete morti a Taranto e morirete anche a Roma», avevano detto, riferendosi alle numerose dimissioni in corso nel Movimento.

«Vedrete quello che accadrà alle prossime elezioni europee, perché la gente vi punirà politicamente», ha continuato Battista. «Io andrò fuori dal Movimento. Si parlava di chiusura. La gente non vi crede più».

«Ho saputo che vai a fare la visita ai parchi minerali. No Luigi, la visita la devi fare nelle acciaierie, nelle batterie, negli alti forni dove è da poco morto un lavoratore», ha insistito. «Oppure vai a fare le passerelle, caro Ministro?».

Dopo l’incontro, il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato l’esito del tavolo con un post su Facebook:«Oggi cinque ministri si sono seduti al tavolo a discutere faccia a faccia con i cittadini. Idee diverse, talvolta diametralmente opposte, ma una cosa non lascia spazio a dubbi o contrapposizioni ed è la voglia di rendere Taranto un posto migliore e ridarle la dignità che per anni gli è stata strappata. Io su questo voglio lavorare, del resto mi importa poco».

Nei prossimi mesi a Taranto faremo tante cose, ma la più importante l’abbiamo fatta oggi: riportare lo Stato in città….

Posted by Luigi Di Maio on Wednesday, April 24, 2019

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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