Di Maio, l’arma di Salvini contro Salvini. Condanna lo stupro “nero” di Viterbo

Di Maio mima a rovescio quel che avrebbe fatto il ministro dell’interno se accusato della violenza fosse stato un altro tipo di “nero”

Sulla grave vicenda di Viterbo, dove secondo gli inquirenti una ragazza sarebbe stata violentata da due giovani, uno dei quali consigliere comunale di Casapound, sono arrivate immediate le parole di condanna di Luigi Di Maio e della ministra Trenta.


In particolare il capo politico del M5s ha detto: «Quanto accaduto a Viterbo è scioccante. I balordi che hanno violentato questa ragazza la pagheranno cara. Se quanto riporta la stampa in queste ore corrisponde al vero mi auguro si facciano 30 anni di galera. La mia vicinanza e tutto il sostegno possibile alla donna e alla sua famiglia».


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È chiaro che Di Maio, che in passato non aveva mai fatto dichiarazioni su simili fatti di cronaca, a differenza di Salvini, mima a rovescio quel che avrebbe fatto il ministro dell'interno se accusato della violenza fosse stato un altro tipo di "nero".

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