Ecco perché il “royal baby” non è “royal”

Possiamo spiegarlo con un detto popolare: chi tardi arriva, male alloggia (e poi nemmeno troppo male, dai)

Il 6 maggio è nato il primo figlio di Meghan Markle, ex attrice e modella, e del principe Harry. I duchi di Sussex non hanno ancora rivelato il nome del bambino. Quello che sappiamo già, invece, è che il "royalbaby" non saràdavvero "royal". Salvo catastrofi, ovviamente.


Le regole per lasuccessione al trono britannico parlano chiaro: lo scettro passa sempre da un membro reale al suo discendente più diretto. Ecco chi ha la precedenza:


  • i figli maggiori sui figli minori;
  • i maschi sulle femmine (ma questa regola vale soltanto per i nati prima del 28 ottobre 2011: la regina Elisabetta non aveva fratelli ed era la figlia maggiore re Giorgio VI);
  • I figli dei genitori non sposati non sono proprio presi in considerazione.

Una volta caduto il lungo regno della Regina Elisabetta, salita al trono a 25 anninel 1952, toccherà quindi al figlio Carlo. Poi sarà la volta di William, ilfiglio maggiore del principe di Galles e di Diana.

Ecco perché il

La linea di discendenza proseguecon i tre figli di William e Kate: George, Charlotte e Louis. Se i tre royal babies non potranno salire al trono per qualunque motivo,ad avere la "prelazione" sarà, a quel punto, il principeHarry. Nel caso in cui anche lui non potesse, toccherebbe al figlio appena nato.

Facendo due conti, quindi, il figlio di Harry e Meghan è settimo nella linea di successione al trono e non è nemmeno chiaro se riceverà mai un titolo reale, come è accaduto per i figli dei duchi di Cambridge, William e Kate. Magari non diventerà mai re, ma può vantare comunque qualche primato: è il primo anglo-americano della famiglia reale e il primo bambino nato da una coppia mista.