Scontri a Bologna per il comizio di Forza Nuova – Il video

I manifestanti hanno forzato il blocco della polizia per appendere lo striscione «La strage di Bologna oggi grida ancora più forte»

«Fuori i fascisti da Bologna». Le proteste contro il comizio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, erano iniziate con la manifestazione No pasaran! Bologna respinge Forza Nuova. Presto però le contestazioni organizzate contro l’evento, previsto per le 18.30, sono degenerate in scontri violenti con la polizia. I 500 riuniti contro la presa di parola di Fiore in occasione delle Elezioni Europee erano in Piazza Maggiore mentre l’evento del partito di estrema destra era organizzato in Piazza Galvani.


La Polizia aveva costruito una barriera nella strada che separa le due piazze per tenere il comizio separato dal corteo organizzato dai collettivi bolognesi, ma i manifestanti hanno cercato di forzare il blocco per appendere uno striscione con la scritta «La strage di Bologna oggi grida ancora più forte». A quanto scrive l’Ansa, la polizia a quel punto ha respinto il corteo con un idrante per poi caricare i manifestanti per farli arretrare. Il dehor di un bar è stato danneggiato, sono anche state lanciate bottiglie e fumogeni. Dopo gli scontri, la marcia è ripresa verso via Farini.

Tra i cartelli più diffusi quelli con la scritta «A Bologna saranno per sempre le 10.25», in riferimento alla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, in cui morirono 80 persone e ne rimasero uccise 200 (per l’attentato sono stati condannati diversi militanti di estrema destra dei Nuclei Armati Rivoluzionari). «In una città in cui la ferita della strage del 2 agosto ancora brucia, il responsabile non deve avere e non avrà la libertà di parlare indisturbato», scandiscono i manifestanti al microfono.

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