Scontri a Genova: quattro poliziotti si presentano spontaneamente in Procura

Gli agenti hanno rilasciato dichiarazioni spontanee a proposito della carica nella quale è rimasto ferito il giornalista di Repubblica Origone

Oggi, 29 maggio 2019, quattro agenti della Polizia di Stato del reparto mobile, intervenuto durante gli scontri a Genova, si sono presentati spontaneamente presso la Procura del capoluogo ligure dove hanno rilasciato le loro dichiarazioni in riferimento alla carica nella quale è rimasto vittima il giornalista di Repubblica Stefano Origone. «Ho pensato di morire, non mi vergogno di dirlo. Non smettevano più di picchiarmi, vedo ancora quegli anfibi neri, che mi passavano davanti al volto e, nella testa, mi rimbomba ancora il rumore sordo delle manganellate». Così aveva raccontato il giornalista di Repubblica, vittima innocente di scontri tra le Forze dell’Ordine e manifestanti tutt’altro che pacifici nei confronti degli stessi agenti. Vittima innocente che per qualcuno è risultato colpevole e meritevole di ben più orrende fortune. La stessa Procura di Genova aveva aperto due fascicoli, uno nei confronti di ignoti manifestanti per resistenza, danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi, e uno nei confronti degli agenti che hanno picchiato il giornalista Origone con l’ipotesi di lezioni aggravate. Si apprende che già nel pomeriggio di ieri, martedì 28 maggio 2019, i quattro agenti avevano manifestato la propria volontà al comandante del reparto mobile di presentarsi in Procura per collaborare con la giustizia.


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